El.En. in lutto: è morto Leonardo Masotti

CALENZANO – E’ morto Leonardo Masotti che con le sue idee e la sua curiosità scientifica ha dato un enorme impulso allo sviluppo della cultura tecnologica in Italia e nel mondo, contribuendo anche alla crescita di realtà produttive di successo. Una fra tutte la fiorentina El.En. di cui fu cofondatore, fino all’ultimo fondamentale riferimento scientifico […]

CALENZANO – E’ morto Leonardo Masotti che con le sue idee e la sua curiosità scientifica ha dato un enorme impulso allo sviluppo della cultura tecnologica in Italia e nel mondo, contribuendo anche alla crescita di realtà produttive di successo. Una fra tutte la fiorentina El.En. di cui fu cofondatore, fino all’ultimo fondamentale riferimento scientifico e che tra pochi giorni avrebbe festeggiato con lui i quaranta anni dalla nascita. 

Romagnolo di Faenza, dopo la laurea in Ingegneria conseguita all’Università di Bologna, il periodo trascorso come ufficiale all’Accademia Navale di Livorno e al centro microonde di Firenze, divenne poi Professore di Ingegneria Elettronica alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze dalla sua costituzione nel 1970. E’ stato sempre animato dal grande piacere di trasferire le proprie conoscenze, che ha sempre messo a disposizione assieme alle sue doti umane e intellettuali per condividere con gli altri il dono che aveva ricevuto. Il consiglio di Amministrazione di El.En. Spa con il suo direttore generale ricordano così Leonardo Masotti. “Di lui ci restano il sorriso, la gentilezza di un signore d’altri tempi e la grande passione che ha trasmesso a tutti noi. Facciamone buon uso. E’ un nostro dovere”.

“Leonardo Masotti era – dice Gabriele Clementi, presidente del Gruppo El.En – una persona fondamentalmente innamorata del proprio lavoro, nel senso scientifico, divulgativo e didattico della parola. Si appassionava a tutto quello che gli veniva portato davanti. Era curioso, di una curiosità scientifica quasi maniacale. Da qualsiasi argomento si partisse, se saltava fuori un’idea, una novità o un’invenzione, subito si parlava di quello fino a che non avevamo sviscerato completamente tutto. Questa era la cosa che ci appassionava di più, qualcosa di difficilmente ripetibile. Aveva una grande passione, che si univa ad un totale voglia di condividere con altri. Sapeva spiegare con parole semplici, semplificando anche i contesti più ostici di fisica e matematica, rendendoli vicini a persone dalla capacità d’intendere scientifica più bassa. Un elemento fondamentale per passare dalla teoria alla pratica. Di persone o scienziati che abbiano saputo trasferire le idee a qualcosa di concreto ce ne sono state poche. Questa era una delle qualità più importanti di Masotti, che aveva un approccio sempre umile e mai professorale”.

“C’era una grandissima chimica tra Clementi e Masotti, – dice Paolo Salvadeo, direttore generale di El.En -i due fondatori della società. Un uomo delle idee ed un uomo dell’ingegneria. Senza di loro e senza questa alchimia altrimenti non sarebbe mai potuto succedere nulla di quello che è successo. Una bella storia, ricordiamolo, partita da un piccolo appartamento di 40 metri quadrati”.