El.En spa. Approvato il resocondo intermedio di gestione

CALENZANO – Il Consiglio di Amministrazione di El.En. SpA, leader nel mercato dei laser, quotata al Segmento STAR di Borsa Italiana, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020. Nei primi tre mesi del 2020 il gruppo El.En. ha registrato un fatturato consolidato di 73 milioni di euro, con una flessione del […]

CALENZANO – Il Consiglio di Amministrazione di El.En. SpA, leader nel mercato dei laser, quotata al Segmento STAR di Borsa Italiana, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020.

Nei primi tre mesi del 2020 il gruppo El.En. ha registrato un fatturato consolidato di 73 milioni di euro, con una flessione del 13%, interamente attribuibile all’effetto COVID, rispetto agli 84 milioni di euro del 31 marzo 2019 ed un risultato operativo pari a 4,5 milioni di euro, in calo del 21,4% circa contro i 5,7 milioni di euro del 31 marzo 2019, con un’incidenza sul fatturato del 6,2%.

“L’imprevisto Covid-19 con l’interruzione delle attività prima in Cina e poi nel resto del mondo ha determinato uno scenario socio-economico di recessione e incertezza. – ha detto Gabriele Clementi, Presidente di EL.EN. Spa – L’impatto del virus è stato rilevante sulla vita di tutti noi e sulle attività industriali nei settori nei quali il Gruppo è presente, che hanno subito una significativa contrazione. Dopo un periodo di chiusura forzata di alcuni di essi, gli stabilimenti sono nuovamente in funzione anche se non tutti operativi a pieno regime. In questo scenario è complesso avere visibilità sui tempi e sulla velocità della ripresa e quindi sulla futura domanda per i nostri sistemi laser. Confidiamo di ricevere segnali positivi con la completa riapertura delle attività dei nostri principali clienti e distributori a livello globale. Al momento operiamo con grande attenzione, tutelando in primis la salute dei nostri lavoratori che voglio ringraziare per la dedizione, la tenacia, ed anche la pazienza dimostrata in questo frangente così critico. Forti delle nostre strutture organizzate per reagire con energia ed efficacia, siamo pronti a cogliere la prossima ripresa, avendo ben chiara la visione che la ripresa potrebbe essere lenta e progressiva”.

Il 2020 è iniziato per il gruppo con una prospettiva di sviluppo e crescita nei settori applicativi e nelle aree geografiche in cui è attivo, alla luce degli ottimi risultati conseguiti nel 2019 e dell’organizzazione e posizionamento competitivo nei principali mercati. I risultati, fino all’impatto del Covid, erano brillanti, in linea con tali aspettative. In virtù della presenza globale del Gruppo, delle peculiarità dei mercati di sbocco e della organizzazione dei diversi stabilimenti di produzione, la diffusione del Covid 19, con le note misure preventive applicate dai vari Stati a protezione della salute dei cittadini, ha avuto conseguenze molto diverse a seconda del momento e dell’area geografica in cui si è sviluppata. Come noto, le misure più restrittive si sono avute in Cina, a Wuhan epicentro della pandemia, dove il governo cinese ha imposto un rigidissimo lockdown già da gennaio, esteso in maniera più o meno rigorosa su tutto il territorio cinese. Il lockdown ha riguardato anche gli stabilimenti del Gruppo e la sua importante struttura produttiva ed organizzativa che, con basi in Wuhan, Wenzhou e Lin Yi, serve il mercato cinese nel settore del taglio laser di lamiere metalliche. Una organizzazione che conta circa 600 dipendenti e che ha generato nel 2019 circa il 22% del fatturato consolidato di Gruppo ed oltre la metà del fatturato del settore industriale. L’impossibilità di produrre, a causa della forzata chiusura degli stabilimenti per oltre un mese a Wenzhou e Lin Yi e per oltre due mesi a Wuhan, e la chiusura forzata dei Clienti del Gruppo, ha comportato una riduzione delle vendite. Dal punto di vista dell’impatto sui risultati del Q1 2020 l’andamento delle società cinesi è stato quello che più ha inciso sulla complessiva flessione di fatturato e redditività, essendo stato il territorio cinese il primo ad essere colpito dalla pandemia in maniera intensa e per quasi tutto il trimestre. La Cina è anche però l’area che per prima ed in maniera più robusta sta già tornando ai livelli di attività pre-Covid. Nel resto del mondo i mesi di gennaio e febbraio hanno registrato crescite record sia nel settore medicale che in quello industriale con un portafoglio ordini molto consistente ed una prospettiva di ulteriore crescita per i mesi a seguire. L’arrivo della pandemia, con l’escalation delle misure preventive e restrittive, prima in Italia, e poi in tutti i maggior paesi occidentali, costretti anch’essi ad adottare provvedimenti dello stesso tenore di quelli cinesi, ha impattato in modo significativo sulle attività del Gruppo. Per mantenere attive le strutture produttive sono state prontamente adottate tutte le misure di sicurezza e prevenzione atte a tutelare la salute dei lavoratori, limitando anche dove possibile, la presenza dei lavoratori in azienda col ricorso allo smart working.