CALENZANO – Sulla segnalazione di alcuni cittadini di Calenzano relativa alla presenza del nuovo elettrodotto a 380 kV tra Colunga e Calenzano, è arrivata anche la posizione dell’Ordine degli ingegneri che sottolineano che che l’opera è autorizzata e necessaria. “Le preoccupazioni dei cittadini sono legittime, – dicono Stefano Corsi e Alberto Giorgi coordinatore e vicecoordinatore della commissione Ambiente Energia dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze – soprattutto sul fronte dell’inquinamento elettromagnetico e dell’impatto paesaggistico, temi sui quali da parte dell’Ordine degli Ingegneri c’è sempre la massima attenzione. Ma è fondamentale ricordare che l’elettrodotto tra Colunga e Calenzano è un’opera che ha seguito tutte le procedure e ha ottenuto le autorizzazioni necessarie: non è corretto rimettere tutto in discussione a lavori già avviati”.
“Questa infrastruttura – proseguono Corsi e Giorgi – consente di potenziare e ammodernare una linea già esistente, adeguandola agli standard attuali, alle esigenze della rete nazionale e agli obiettivi della transizione energetica, che richiede sicurezza, efficienza e continuità nell’approvvigionamento elettrico”. “Il progetto – ricordano i rappresentanti dell’Ordine degli Ingegneri – è stato avviato nel 2006 e ha ottenuto nel 2009 una prima approvazione da parte dei 13 sindaci dei Comuni coinvolti, tra cui lo stesso Comune di Calenzano. Successivamente ha seguito l’intero iter previsto, con la Valutazione di Impatto Ambientale, il parere positivo delle Regioni Emilia-Romagna e Toscana e la deliberazione del CIPE”. “Le soluzioni adottate, come i sostegni monostelo meno impattanti e i percorsi studiati per ridurre al minimo l’invasività, sono il risultato di un lavoro tecnico mirato – concludono Corsi e Giorgi –. Discutere è legittimo e lo è anche porre domande, ma si può lecitamente pensare che le istituzioni coinvolte abbiano chiesto o fatto approfondimenti su inquinamento e impatto sul paesaggio”.