Elezioni, il sindaco Prestini: “Cinque postazioni per le affissioni, ecco perché”

CALENZANO – Dopo la presa di posizione di Forza Italia e Lega sulle poche ”plance” per l’affissione dei manifesti elettorali a disposizione di tutte le forze politiche, è arrivata la replica dell’amministrazione comunale. “La giunta comunale ha accolto la disposizione della Prefettura di Firenze dei giorni scorsi di confermare cinque postazioni per le affissioni elettorali. […]

CALENZANO – Dopo la presa di posizione di Forza Italia e Lega sulle poche ”plance” per l’affissione dei manifesti elettorali a disposizione di tutte le forze politiche, è arrivata la replica dell’amministrazione comunale. “La giunta comunale ha accolto la disposizione della Prefettura di Firenze dei giorni scorsi di confermare cinque postazioni per le affissioni elettorali. La decisione di ridurre a due le postazioni, con spazi riservati a tutte le liste candidate, era stata dettata – spiega il sindaco Riccardo Prestini – dalla volontà di non far gravare queste spese sul bilancio dell’ente, che vengono solo in parte rimborsate dallo Stato”. “I tetti di spesa stabiliti dal Governo – aggiunge il sindaco Prestini – sui rimborsi elettorali relativi alle elezioni di competenza statale risultano del tutto insufficienti da anni a coprire le spese anticipate dai Comuni per l’organizzazione tecnica delle consultazioni, considerato in aggiunta anche l’esponenziale aumento dei prezzi di materie prime e lavorazioni in ambito edilizio post emergenza Covid. Una situazione evidenziata da Anci che ha sollecitato più volte il Ministero sull’argomento. Avevamo quindi ritenuto di ridurre i luoghi di collocazione dei tabelloni da cinque a due per rientrare nei limiti di spesa riconosciuti a rimborso, considerata anche la dubbia efficacia di questa forma di propaganda, confermata anche dai tabelloni delle affissioni nelle due postazioni allestite, che risultano in larga parte vuoti e inutilizzati. In seguito alla nota della Prefettura recepiamo la richiesta di portare a cinque le postazioni, in base al numero della popolazione residente ma cogliamo anche l’occasione per appellarci al Ministero, che rimborsi effettivamente tutte le spese sostenute dai Comuni e dunque dai cittadini”.