Elezioni. Sinistra per Calenzano: “Manca una proposta politica che rappresenti il popolo della sinistra”

CALENZANO – “Con l’avvicinarsi al voto nazionale del 25 settembre, come Sinistra per Calenzano esprimiamo sconcerto per gli ultimi equilibrismi elettorali e soprattutto per lo scioglimento del campo largo progressista, mentre registriamo con rammarico, ancora una volta, l’assenza di una proposta politica di governo che possa rappresentare appieno il popolo della Sinistra”. Ad affermarlo, in […]

CALENZANO – “Con l’avvicinarsi al voto nazionale del 25 settembre, come Sinistra per Calenzano esprimiamo sconcerto per gli ultimi equilibrismi elettorali e soprattutto per lo scioglimento del campo largo progressista, mentre registriamo con rammarico, ancora una volta, l’assenza di una proposta politica di governo che possa rappresentare appieno il popolo della Sinistra”. Ad affermarlo, in una nota, Sinistra per Calenzano che interviene nel dibattito per le prossime elezioni politiche di fine settembre.

“Nonostante il pericolo incombente di un governo guidato dalla destra peggiore e potenzialmente in grado di stravolgere la Costituzione e di portare ad una grave involuzione il Paese, – prosegue la nota – vediamo infatti mancare una proposta larga e unitaria con una piattaforma programmatica comune incentrata su emergenze sociali e ambientali e costruita per tempo. Errori politici, veti incrociati e personalismi si sono sommati alle oggettive divergenze su temi rilevanti affossando in poche settimane l’unica seria possibilità di contendere davvero alla destra il governo del Paese, ovvero un’alleanza basata sull’asse Partito Democratico – Movimento 5 Stelle, aperta ai contributi di altre forze. Le responsabilità più rilevanti di questo fallimento sono di tutti i soggetti, a partire da quelli che hanno il maggior peso politico ed elettorale”.

“Un’occasione sprecata anche per la sinistra, – prosegue la nota – che poteva trovare un ruolo da protagonista facendosi garante dell’asse giallorosso fin dalle prime battute. Così non è stato, e negli anni non sono valsi a nulla i ripetuti appelli per la creazione di una forza di sinistra pacifista ed ecologista in grado di aggregare le sparse membra a sinistra del PD e dare risposta alle evidenti crisi sociali e ambientali, rinunciando a bandierine ed egoismi. Il campo del centro-sinistra, presentandosi quindi diviso e rassegnato alla sconfitta, rischia di aumentare il distacco dei cittadini dalla politica e di lasciare spazio al grande partito dell’astensione. Eppure mai come adesso bisognerebbe dare risposta alle istanze delle classi lavoratrici, alle inquietudini delle periferie con politiche di giustizia e di integrazione sociale per rispondere alla gravissima crisi sociale, per riparare le gravi distorsioni di questo modello di sviluppo che genera disastri ambientali e allarga le disparità sociali”.