Emergenza Covid-19, i sindacati: “Istituzioni e Poste Italiane devono garantire la sicurezza di lavoratori e cittadini”

PIANA FIORENTINA – Garantire la sicurezza di lavoratori e cittadini. Questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dalle segreterie regionali Slc/Cgil (Graziano Benedetti), Slp Cisl (Marco Nocentini) e Uilposte (Silvia Cirillo) in merito al periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo. “Apprendiamo da Direzione centrale risorse umane sul tema assetto rete uffici postali – si legge in […]

PIANA FIORENTINA – Garantire la sicurezza di lavoratori e cittadini. Questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dalle segreterie regionali Slc/Cgil (Graziano Benedetti), Slp Cisl (Marco Nocentini) e Uilposte (Silvia Cirillo) in merito al periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo. “Apprendiamo da Direzione centrale risorse umane sul tema assetto rete uffici postali – si legge in una nota – un ampliamento delle aperture di 1.077 uffici che riapriranno il prossimo 14 aprile. Sono giorni difficili dove in Poste Italiane e in tutti i settori considerati essenziali, il sindacato è impegnato  con tutte le sue strutture a tutti i livelli per garantire di poter far lavorare in sicurezza, affinché non venga messa a rischio né la vita dei nostri colleghi, né quella dei cittadini che entrano nei nostri uffici o entrano in contatto con i nostri lavoratori e lavoratrici che operano nel Recapito. Le istituzioni, Anci, i sindaci, i prefetti nel frattempo chiedono a gran voce la riapertura degli uffici postali senza tenere conto che un piano temporaneo e contingente di razionalizzazione della rete postale era stato faticosamente negoziato. Fra l’altro, in molti comuni sono stati gli stessi sindaci a chiudere gli uffici al pubblico per mancanza di sicurezza”.

“Abbiamo chiesto – spiegano – la fornitura dei dispositivi individuali di protezione, la sanificazione degli ambienti per poter far lavorare in sicurezza gli addetti ma anche per tutelare i clienti che accedono all’ufficio, in giorni in cui la Regione Toscana obbliga la dotazione di mascherina per accedere in tutti i settori, quindi anche il nostro. Il Governo ha chiesto a Poste Italiane di garantire sull’intero territorio nazionale il presidio, ma tale funzione non può essere esercitata a discapito dell’incolumità fisica dei nostri portalettere, dei nostri sportellisti e responsabili di ufficio che in questo momento assicurano la propria operatività assolvendo un obbligo di legge”.

“Premesso che la “vita è sacra e che anche in Poste Italiane vale la regola “si lavora esclusivamente se sono garantite le condizioni di sicurezza”, e che nel rispetto di questo principio abbiamo firmato unitariamente sia l’accordo Confederale con il Governo che le intese  con Poste, in questo momento e nel silenzio generale siamo una delle categorie più esposte e prima di chiedere ulteriori aperture, ci si dovrebbe accertare della sicurezza dell’impianto e di chi ci lavora, anche per tutelare i clienti stessi”.