Emergenza Covid, vertice in Prefettura sull’accesso al credito

FIRENZE – Un primo bilancio sugli interventi finanziari a sostegno di famiglie e imprese in crisi di liquidità a seguito dell’emergenza per il virus Covid-19. Questo è l’obiettivo della riunione dell’Osservatorio regionale per l’analisi dell’andamento delle iniziative a sostegno del credito, che si è tenuta ieri in Prefettura a Firenze. L’organismo è stato istituito dal […]

FIRENZE – Un primo bilancio sugli interventi finanziari a sostegno di famiglie e imprese in crisi di liquidità a seguito dell’emergenza per il virus Covid-19. Questo è l’obiettivo della riunione dell’Osservatorio regionale per l’analisi dell’andamento delle iniziative a sostegno del credito, che si è tenuta ieri in Prefettura a Firenze. L’organismo è stato istituito dal protocollo regionale per agevolare l’accesso al credito, sottoscritto l’8 maggio scorso, tra i prefetti della Toscana, Banca d’Italia, Abi, Agenzia delle Entrate, Unioncamere, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato Imprese, Cna, Confagricoltura, Legacoop, Coldiretti, Cia e Confapi.

L’incontro, svoltosi in videoconferenza e presieduto dal prefetto Laura Lega, ha fatto un primo check sulle richieste di accesso ai finanziamenti garantiti dallo Stato e un’analisi del meccanismo di moratoria dei pagamenti delle rate dei mutui.  Un monitoraggio per verificare la situazione attuale e la capacità di risposta del circuito bancario in modo da poter leggere il fenomeno in termini evolutivi e tarare gli interventi da mettere eventualmente in campo.

Dall’analisi dei dati presentati nel corso della riunione, emerge che il Fondo Centrale di Garanzia tra il 17 marzo, data di entrata in vigore delle prime misure a sostegno della liquidità, e lo scorso 29 maggio, ha accolto 8.656 richieste di garanzia presentate dalle piccole e medie imprese con sede a Firenze, a fronte di 8.808 domande presentate. L’importo dei finanziamenti è stato pari a circa 403 milioni di euro (il 30% del totale in Toscana).

Da questo quadro risulta che tali quote sono coerenti con il peso del credito alle imprese fiorentine sul totale regionale (29,6%) e che gli importi finanziati dal Fondo rappresentano oltre il 16% del credito complessivamente erogato alle piccole imprese della provincia di Firenze. Il forte aumento del numero di domande rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso è stato determinato principalmente dalle richieste di garanzia sui prestiti fino a 25mila euro (con copertura del 100% da parte del Fondo) che rappresentano circa il 93% delle richieste complessive, cui è riconducibile quasi il 42% dei finanziamenti.

Le elaborazioni della Banca d’Italia indicano che, nella fase iniziale del fermo produttivo, le imprese hanno gestito lo shock di liquidità principalmente attraverso un maggior utilizzo delle linee di credito in essere. Con la progressiva attivazione delle misure governative di sostegno, le richieste di nuovi finanziamenti, volti a fronteggiare in modo più strutturale lo stress finanziario legato alla crisi, sono state ampiamente accolte.

Nel corso della riunione è stata evidenziata la necessità di garantire sempre maggior efficacia e rapidità al percorso di esame delle richieste di accesso alle iniziative finanziarie messe in campo dai provvedimenti varati dal Governo. “Dobbiamo garantire che in questa fase così delicata”, spiega il Prefetto Laura Lega, “i flussi finanziari a imprese e famiglie siano regolari e costanti. Altrimenti si fa più concreto il rischio di usura, con il ricorso a canali creditizi opachi. Il nostro è un impegno volto a salvaguardare il tessuto produttivo locale”.

Sul sito web della Prefettura sarà inserito a breve un apposito banner che conterrà i link a Banca d’Italia, Abi, Mediocredito Centrale e Confindustria Toscana, in modo da poter consultare i dati sempre aggiornati sull’andamento del credito. La Banca d’Italia ha segnalato di aver attivato un nuovo canale di comunicazione diretto per fornire informazioni e rispondere alle richieste di chiarimenti. E’ il numero verde 800196969, attivo 24 ore su 24. L’Osservatorio tornerà a riunirsi tra una quindicina di giorni per effettuare un ulteriore monitoraggio della situazione.