Essere mamma fra i banchi del consiglio: da Lastra a Signa un messaggio di speranza e sensibilità

LASTRA A SIGNA – E’ davvero un bel messaggio quello lanciato ieri dal consiglio comunale di Lastra a Signa. Un messaggio di speranza per il futuro ma anche di “incoraggiamento” per tutte quelle donne spesso “costrette” a dividersi fra il lavoro, in questo caso anche la politica e la famiglia. Come scrive infatti il sindaco […]

LASTRA A SIGNA – E’ davvero un bel messaggio quello lanciato ieri dal consiglio comunale di Lastra a Signa. Un messaggio di speranza per il futuro ma anche di “incoraggiamento” per tutte quelle donne spesso “costrette” a dividersi fra il lavoro, in questo caso anche la politica e la famiglia. Come scrive infatti il sindaco Angela Bagni sulla propria pagina Facebook, “è successa una cosa bellissima ma allo stesso tempo naturale: la nostra vice-presidente del consiglio comunale Francesca Tozzi ha condotto la seduta dell’assemblea cittadina (al posto del presidente Nicola Montemurro, assente per motivi personali) portando con sé la sua secondogenita, la piccola Anna Rumi, di quasi tre settimane, allattandola nel corso dei lavori all’ordine del giorno. Voglio ringraziare Francesca perché con questo piccolo, grande gesto può far capire a molte donne che l’allattamento è una cosa naturalissima, può avvenire in ogni luogo e nessun lavoro, né incarico politico o ruolo istituzionale può impedire alla donna di essere madre”. “Sono consapevole – scrive ancora il sindaco – che purtroppo non è sempre così: oggi in molti luoghi una mamma è ancora considerata ingiustamente una lavoratrice a mezzo servizio. Opponiamoci con forza a questo preconcetto e sosteniamo uno dei diritti fondamentali e più importanti per una donna. La maternità deve essere assolutamente una grande opportunità e ognuna deve sentirsi libera di poter fare questa scelta secondo i propri impulsi e i propri desideri, senza pensare che sarà un ostacolo per il lavoro o per qualsiasi ruolo o incarico si voglia ricoprire. Francesca ne è l’esempio e mi auguro che dal nostro Comune possa partire questo messaggio di sensibilità, coraggio e speranza per tutte le donne”. Un messaggio di speranza e, come giustamente ha sottolineato il sindaco con le sue parole, di sensibilità. Quella sensibilità che spesso manca, un po’ in ogni contesto della vita quotidiana, e che invece ci piace sempre mettere in risalto. Con il paradosso, ci sia consentito, che tutto ciò, speranza e sensibilità, dovrebbero essere naturali dovunque. Naturali come l’allattamento di un figlio.

Pier Francesco Nesti