Estra, il futuro (e le nomine) del nuovo Cda è tutto da decifrare. E i Comuni della Piana cosa dicono?

PIANA FIORENTINA – Una certezza, alcuni aspetti tutti da chiarire e un futuro ancora da scrivere. Non sappiamo se tutto ma tanto di questo futuro sicuramente sì. Non c’è dubbio che l’estate del gruppo Estra (e dei quattro gruppi multiutiliy soci, Consiag Spa. Prato, Intesa Spa Siena, Coingas Spa Arezzo e Viva Servizi Spa Ancona) […]

PIANA FIORENTINA – Una certezza, alcuni aspetti tutti da chiarire e un futuro ancora da scrivere. Non sappiamo se tutto ma tanto di questo futuro sicuramente sì. Non c’è dubbio che l’estate del gruppo Estra (e dei quattro gruppi multiutiliy soci, Consiag Spa. Prato, Intesa Spa Siena, Coingas Spa Arezzo e Viva Servizi Spa Ancona) è calda come il luglio che stiamo vivendo dal punto di vista climatico. Reduce dall’assemblea in cui è stato approvato il bilancio, con “numeri importanti per il territorio perché raggiunti da un gruppo fortemente legato alle comunità”, si legge nella nota del gruppo, è ancora tutto da decifrare il futuro relativo alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, con due assemblee già alle spalle e altrettanti rinvii per quello che riguarda appunto le nomine. Su tutto pesa – è questa la certezza di cui parlavamo in precedenza e non potrebbe essere diversamente – l’esito della complessa vicenda che riguarda la maxi inchiesta Coingas Multiservizi-Estra. Con tre filoni d’inchiesta e un intreccio articolato fatto di intercettazioni, registrazioni, sms, chat, documenti e fatture. Emersa ufficialmente nel luglio del 2019, è arrivata proprio di recente, nelle scorse settimane, alla prima tappa di un percorso che, stando alla mole di carte prodotte dagli inquirenti, si preannuncia lungo e complicato. Tredici, infatti, sono coloro ai quali è stato consegnata la notifica di chiusura delle indagini preliminari. Con intrecci politici ed economici che rischiano di mettere in serio pericolo l’avvenire di una realtà che, complessivamente, fattura 1 miliardo e trecento milioni, che ha nei quattro gruppi soci le proprie colonne portanti e che adesso vede “scricchiolare” proprio una di queste colonne. Oltre a essere patrimonio dei cittadini, anche questo un aspetto assolutamente da non sottovalutare. Patrimonio di quella comunità a cui il gruppo si dichiara fortemente legato. Solo per fare un esempio, restando in terra aretina, Francesco Macrì, imprenditore e da sempre esponente della destra locale, oggi in forza a Fratelli d’Italia, dal 2016 è anche il presidente di Estra. Ma la sua elezione, secondo la Procura, sarebbe avvenuta in violazione di numerosi articoli penali provocandogli oltre a un ingiusto profitto anche una posizione di prestigio e potere. Il reato contestato in questo contesto è di abuso d’ufficio. Nella Piana, invece, c’è da capire quale è la linea dei pensiero dei Comuni che fanno parte di Consiag, anche perché comunque si tratta di una questione che li riguarda “in prima persona”. E sarebbe sicuramente interessante sapere cosa ne pensano i sindaci di tutta questa vicenda. Della Piana in modo particolare ma anche di Prato e Scandicci. Mentre, per il momento, tutto tace proprio in Consiag spa, con l’amministratore unico Nicola Perini che ha preferito non commentare l’accaduto e ha detto garbatamente no a una nostra richiesta di intervista.