CAMPI BISENZIO – “Non più differibile l’adozione della delibera di messa in liquidazione”: la decisione era nell’aria e a niente sono valse le richieste presentate congiuntamente, dopo l’incontro di ieri all’interno dello stabilimento, da Rsu, sindacati e Regione. Poco prima delle 19, Qf ha diramato una nota in cui spiega che “essendo trascorsi 12 mesi dall’accordo sottoscritto con la richiesta di cassa integrazione e dopo 10 mesi di pagamenti anticipati senza una risposta dalla pubblica autorità competente, con la fabbrica ininterrottamente occupata da oltre 12 mesi con assemblea permanente, la società, preso atto dell’impossibilità di conseguire l’oggetto sociale e ha ritenuto non più differibile l’adozione della delibera di messa in liquidazione. È stato quindi nominato commissario liquidatore il professor Salvatore Sarcone, già ordinario di economia aziendale con vari insegnamenti tenuti nelle facoltà di economia de “La Sapienza”, di Tor Vergata e Luiss di Roma, autorevole esperto, tra l’altro, di gestione di società in situazioni complesse, il quale si attiverà in una logica di reale terzietà e imparzialità”.
“La società – continua il comunicato – conferma l’impegno già assunto della messa a disposizione della Regione Toscana del sito per possibili progetti di reindustrializzazione, che potranno essere realizzati, una volta venuto meno lo stato di occupazione, nello spirito dell’accordo del 19 gennaio, conformemente al quale la riconversione potrà anche attuarsi attraverso la cessione dell’azienda o di un ramo di essa o attraverso altre formule tecniche che il professor Sarcone, in accordo con la Regione Toscana, saprà trovare. Rimane, quindi, di primaria rilevanza il progetto di parco industriale che potrà essere sviluppato con il coinvolgimento dei vari soggetti che hanno già manifestato interesse al tavolo della Regione e che si sono dichiarati disponibili a seguire l’impostazione che la stessa Regione vorrà dare ai prossimi sviluppi. Il professor Sarcone e il suo gruppo di lavoro parteciperanno all’incontro fissato dal Ministero dell’industria e del Made in Italy venerdì 24 febbraio”.