Ex Gkn, Fabiani: “Servono ulteriori investitori interessati. Già dato l’incarico ai tecnici per un sopralluogo a Campi”

FIRENZE – “E’ giusto invocare un maggiore protagonismo da parte del Governo e della politica, perché arriva un momento in cui le norme pubbliche a sostegno del lavoro girano meglio se c’è una chiara e forte scelta politica”. Lo ha dichiarato Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente della Regione, Eugenio Giani, intervenuto […]

FIRENZE – “E’ giusto invocare un maggiore protagonismo da parte del Governo e della politica, perché arriva un momento in cui le norme pubbliche a sostegno del lavoro girano meglio se c’è una chiara e forte scelta politica”. Lo ha dichiarato Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente della Regione, Eugenio Giani, intervenuto oggi in Palazzo Vecchio in rappresentanza della Regione al consiglio comunale tematico sulla ex Gkn.  Dal consigliere di Giani è arrivata la ricostruzione di molti passaggi che si sono susseguiti nella vertenza che dura da 16 mesi: “Nel momento in cui si chiede bisogna essere disposti a dimostrare ciò che ciascuno è disposto a fare; è del tutto evidente che a molte delle attese che avevamo nei confronti della proprietà di Qf non sono corrisposte scelte concrete e passi in avanti”.

Una situazione di fronte alla quale, continua Fabiani, serve “il lavoro delle istituzioni e il lavoro collegiale che abbiamo immaginato fin dall’inizio: dobbiamo trovare degli investitori che supportino questo processo di reindustrializzazione; se non è stata in grado di trovarli l’impresa, secondo quanto ci si attendeva, dobbiamo provare a farlo insieme e per questo io ho avanzato la proposta dello scouting pubblico, confidando che arrivi anche l’aiuto del Ministero dello sviluppo economico e di Invitalia. E’ fondamentale che ci sia una reale disponibilità dell’azienda: è già stato dato incarico agli uffici tecnici della Regione di fare un primo sopralluogo dello stabilimento ex Gkn a Campi Bisenzio”. L’obiettivo resta quello di “sondare il mercato per intercettare ulteriori investitori interessati. E’ un tentativo, ma lo dobbiamo a tutti, in primis ai lavoratori e ai sindacati, per rispetto delle battaglie fatte insieme”.