Ex Gkn, Fiom e Cgil: “Piano industriale ancora assente. Trovare soluzioni o alternative”

FIRENZE – “Ancora assente il piano. industriale. Urgente passare dalle parole ai fatti o trovare alternative”: a dirlo sono, in una nota congiunta, Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil di Firenze e Silvia Spera, Area politiche industriali per la Cgil nazionale, in merito all’incontro convocato per oggi dal Mise per […]

FIRENZE – “Ancora assente il piano. industriale. Urgente passare dalle parole ai fatti o trovare alternative”: a dirlo sono, in una nota congiunta, Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil di Firenze e Silvia Spera, Area politiche industriali per la Cgil nazionale, in merito all’incontro convocato per oggi dal Mise per la vertenza Qf (ex Gkn) con la presenza della Regione Toscana, del Comune di Campi Bisenzio e dei vertici aziendali. “Nel mese di agosto – continua il comunicato – il Mise ha avviato le interlocuzioni con le aziende che hanno costituito il consorzio Iris Lab, che, a detta di Qf, saranno i soggetti investitori ma a oggi non risultano tali. Le interlocuzioni finora non hanno portato sostanziali novità e proseguiranno nei prossimi giorni”.

“All’incontro di oggi l’azienda si è presentata ancora una volta senza il piano industriale sostenendo che lo stesso è stato presentato ma è da aggiornare. Slides di questo si tratta, più volte contestate dalla Fiom e dalle istituzioni e sulle quali in questi mesi sono stati chiesti chiarimenti sugli accordi commerciali, sui volumi produttivi, sulla finanziabilità e sostenibilità che non sono mai stati forniti. Anche oggi c’è stato un tentativo di attribuire la responsabilità che non ci sono stati avanzamenti alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni per non aver concesso di svuotare lo stabilimento e di concedere ammortizzatori sociali. Fin dall’inizio la Fiom, sostenuta dai lavoratori e le Istituzioni, ha sempre posto all’azienda che senza la presentazione di un piano concreto e sostenibile di reindustrializzazione non poteva esserci la condivisione di strumenti normativi e di percorso per lo svuotamento dello stabilimento che comunque rimane agibile e a disposizione dell’azienda. I lavoratori hanno bisogno di risposte per il loro futuro, non di racconti e tentativi di spostare responsabilità”. 

“Da oggi, di fatto, – concludono i tre rappresentanti sindacali – Qf è il soggetto che deve fare la reindustrializzazione nel rispetto dell’accordo quadro sottoscritto il 19 gennaio. Il tavolo è stato sospeso e riprenderà lunedì 5 settembre. Il tempo per le parole è finito è necessario che l’azienda dia risposte o si prenda atto che non è in grado di portare avanti il percorso”.