Ex Gkn, gli operai invitano i candidati a sindaco di Campi Bisenzio a un dibattito pubblico

CAMPI BISENZIO – Si aprono nel fine settimana le manifestazioni di interesse per costituire una cooperativa, che possa portare avanti una delle ipotesi di reindustrializzazione per la ex Gkn di Campi Bisenzio, la stessa per cui si sta portando avanti il crowdfunding, che ha superato quota 90.000 euro. Intanto politica e istituzioni restano a guardare, […]

CAMPI BISENZIO – Si aprono nel fine settimana le manifestazioni di interesse per costituire una cooperativa, che possa portare avanti una delle ipotesi di reindustrializzazione per la ex Gkn di Campi Bisenzio, la stessa per cui si sta portando avanti il crowdfunding, che ha superato quota 90.000 euro. Intanto politica e istituzioni restano a guardare, con il tavolo ministeriale che è rimasto sospeso e le dichiarazioni dei candidati a sindaco di Campi Bisenzio, che nei giorni scorsi hanno fornito la propria visione e le possibili soluzioni: “la discussione non può essere fatta sulle nostre teste – dicono gli operai – invitiamo tutti a un dibattito pubblico”.

“La nostra vicenda, quella di centinaia di posti di lavoro bruciati e di famiglie illegalmente e illegittimamente senza stipendio da mesi – dice la Rsu ex Gkn – non è e non può essere materia di bagarre elettorale. Non fraintendiamoci: Gkn può e deve essere tra i temi al centro del dibattito pubblico campigiano, anche perché una proprietà che non paga i dipendenti e gli propone di ricollocarsi altrove, sta determinando lo svuotamento della fabbrica da chi ci lavora. E una fabbrica senza dipendenti che cosa è se non un immobile su cui fare appunto operazioni immobiliari? Il Comune di Campi Bisenzio può scegliere di vivere passivamente questo fatto o al contrario attivamente, addirittura studiando forme di partecipazione pubblica nella cooperativa che stiamo costituendo. Nel primo o nel secondo caso, però, sarebbe almeno il caso di conoscere i fatti in profondità”.

Nel fine settimana si terranno approfondimenti tecnici e giuridici sulla nuova cooperativa: come fare a diventare socie e soci, fondatori, sovventori o lavoratori; sulle priorità che verranno date alle manifestazioni di interesse: prima gli attuali dipendenti QF, in servizio o in aspettativa, poi gli ex dipendenti e infine chiunque sia interessato; sulle figure necessarie: elettricisti, meccanici, manutentori, operai, impiegati, amministrativi, ma anche informatici, ingegneri, “semplici” disoccupati, precari. Le manifestazioni di interesse, che in questa fase non saranno vincolanti, dovranno essere presentate entro lunedì 17 aprile a mezzanotte”.

“Noi non abbiamo la sfera di cristallo, – conclude la Rsu – né possiamo garantire di riuscire nel nostro progetto, possiamo garantire che questo progetto è lavorativamente e socialmente unico. Alla precarietà determinata da chi decide sulla tua testa, si sostituisce la complessità di decidere insieme e di costruire insieme un polo produttivo socialmente ed ecologicamente avanzato, mutualistico. Mentre la proprietà di QF è immobile, stiamo provando ad apportare uno dei piani industriali tra i più avanzati a livello europeo dal punto di vista sociologico e ambientale. Stiamo procedendo su tutti i piani: verifica di prodotto, discussione con partner tecnici e societari. Ora è arrivato il momento di raccogliere le manifestazioni di interesse per il veicolo societario, cooperativo e mutualistico, che si farà carico del piano”.