Ex Gkn, tavolo aggiornato al 2 marzo. L’amarezza della Rsu: “Siamo tornati al 9 luglio 2021…”

CAMPI BISENZIO – Irremovibile sulla messa in liquidazione dell’azienda nonostante il governo abbia chiesto a Francesco Borgomeo di fare un passo indietro. Oggi, infatti, era il giorno del tavolo al Ministero delle imprese e del Made in Italy sulla vertenza Qf (ex Gkn) che si è concluso comunque con l’impegno di rivedersi il 2 marzo. […]

CAMPI BISENZIO – Irremovibile sulla messa in liquidazione dell’azienda nonostante il governo abbia chiesto a Francesco Borgomeo di fare un passo indietro. Oggi, infatti, era il giorno del tavolo al Ministero delle imprese e del Made in Italy sulla vertenza Qf (ex Gkn) che si è concluso comunque con l’impegno di rivedersi il 2 marzo. Tavolo che era presieduto dal sottosegretario Fausta Bergamotto, alla presenza del liquidatore, Salvatore Sarcone, dei rappresentanti della Regione Toscana, dei Comuni di Campi Bisenzio e Firenze e delle parti sociali. All`incontro erano presenti anche Luca Annibaletti, responsabile Struttura crisi d`imprese del Mimit, e Romolo de Camillis, direttore generale del Ministero del lavoro e politiche sociali. “Ho chiesto al liquidatore di avere risposte in tempi celeri perché dobbiamo avviare il prima possibile un percorso di reindustrializzazione, insieme agli enti locali, e di salvaguardia dei livelli occupazionali”, ha detto il sottosegretario Fausta Bergamotto.

Fatto sta, come ribadito anche dal presidente della Regione, Eugenio Giani, che “il Governo ha deciso di sostenere l’azione di scouting continua a essere la scelta consapevole e determinata della Regione per dare un futuro a decine di famiglie”, ha detto a tal proposito Valerio Fabiani, consigliere del presidente per lavoro e crisi aziendali. “Il Governo – ha aggiunto Fabiani – ha deciso di sostenere anche la richiesta di procedura di ritiro della liquidazione mettendo a disposizione il Fondo del credito per le cooperative e il Fondo di salvaguardia di Invitalia. Insieme abbiamo richiesto l’immediato pagamento di quanto dovuto ai lavoratori. Quanto all’amministrazione straordinaria, la Regione la ritiene ancora un’ipotesi prioritaria e il governo oggi non l’ha esclusa”. “A Roma Qf non si è presentata; hanno partecipato da remoto il liquidatore con i suoi legali e siamo stupiti che i professionisti non abbiano ancora avuto il passaggio di consegne da parte della proprietà, anche considerando l’importanza del tavolo di questa mattina e la forte tensione sul territorio”, ha concluso Fabiani che ha ringraziato il sottosegretario Bergamotto che “ha chiesto formalmente con noi il ritiro della procedura di liquidazione riconvocando il tavolo per il 2 marzo”.

“Un nulla di fatto. Così si può riassumere il primo tavolo da quando Qf è stata messa in liquidazione. Un’operazione, a detta delle stesse istituzioni, fatta senza informare, né coordinarsi con nessuno – dicono dalla Rsu della ex Gkn – e che rischia di vanificare ogni tentativo di rilancio del sito produttivo di Campi Bisenzio”. “Il liquidatore nominato da Qf – hanno aggiunto – ha candidamente dichiarato di essere in carica da troppo poco per avere elementi, sottolineando come sia presente al Tavolo ministeriale, ormai aperto da quasi due anni e che avrebbe bisogno di decollare in modo concreto, per raccogliere informazioni. Evidentemente questa continua perdita di tempo nella risoluzione della nostra vicenda non è più un caso, ma pare un chiaro obiettivo per farci desistere e andare via. Di fatto è un modo per ottenere tramite altre vie quello che Melrose non è riuscita a fare con quella e-mail”. “Per questo noi diciamo molto chiaramente a tutti coloro che ci hanno sostenuto in questi 20 mesi: siamo tornati al 9 luglio 2021, ma stavolta con un calcolo più subdolo: il licenziamento di fatto e non dichiarato. Una situazione, se fosse possibile, ancora più grave di quel 9 luglio, perché ora si sommano più di un anno di parole, ipotesi vuote e, in più, cinque mesi senza stipendio. Bisogna rimettersi a testuggine per impedire che questa operazione passi, la nostra richiesta è chiara e inderogabile: ritiro della liquidazione, pagamento immediato del dovuto, messa a disposizione dello stabilimento alla reale reindustrializzazione, commissariamento di Qf, intervento pubblico”, conclude la Rsu. Per rilanciare la mobilitazione è stata indetta un’assemblea generale di tutte e tutti i solidali per giovedì 2 marzo alla sera alle 20.30 in luogo ancora da definire.