Fa una discarica abusiva in trasferta: denunciato dalla Polizia municipale di Firenze

FIRENZE – Una denuncia e la bonifica dell’area a spese del responsabile. È questo l’epilogo dell’indagine effettuata dalla Polizia municipale di Firenze dopo la scoperta di una discarica abusiva. La vicenda è iniziata a fine luglio quando in viuzzo delle Case Nuove, zona Ponte a Greve, gli agenti del Reparto Analisi e Strategie hanno scoperto […]

FIRENZE – Una denuncia e la bonifica dell’area a spese del responsabile. È questo l’epilogo dell’indagine effettuata dalla Polizia municipale di Firenze dopo la scoperta di una discarica abusiva. La vicenda è iniziata a fine luglio quando in viuzzo delle Case Nuove, zona Ponte a Greve, gli agenti del Reparto Analisi e Strategie hanno scoperto una discarica abusiva di materiale edile. Si trattava di 49 sacchi con pezzi di cartongesso e calcinacci abbandonati, nelle immediate vicinanze di una scuola materna. Controllando all’interno dei sacchi, insieme ai calcinacci, gli agenti hanno trovato anche alcuni fogli e dei vecchi documenti fiscali riconducibili a un laboratorio di analisi di Sesto Fiorentino.
Sono quindi scattati alcuni accertamenti grazie ai quali gli agenti hanno scoperto che il materiale edile di scarto proveniva da un cantiere sul territorio di Calenzano per la realizzazione di una succursale del laboratorio di analisi. I controlli sono quindi proseguiti con l’obiettivo di risalire al responsabile dei lavori e alla fine hanno ottenuto il risultato sperato: si tratta di un italiano, di 32 anni, che, per lo smaltimento dei rifiuti, si era servito di un trentacinquenne di origine tunisina irreperibile perché tornato nel suo paese. Per entrambi è scattata la denuncia in concorso per abbandono di rifiuti su suolo pubblico sulla base del Testo Unico Ambientale. Nei confronti dell’italiano è scattatascattata inoltre l’intimazione a rimuovere tutti i rifiuti abbandonati e a conferirli correttamente in una discarica autorizzata. Si tratta della prima volta che nel Comune di Firenze è stata attivata una procedura attraverso cui, dietro segnalazione di Arpat, gli agenti accertatori hanno impartito all’indagato tutte le prescrizioni per lo smaltimento dei rifiuti. Venerdì scorso l’area è stata completamente liberata dai sacchi che sono stati smaltiti correttamente: il tutto a spese del trentaduenne italiano.