Fare Città: via al festival, guardando al 2018 e alle elezioni

CAMPI BISENZIO – Ci sono le fotografie di Falcone e Borsellino ma anche le date di tutte le volte “in cui Matteo Renzi ha annunciato che avrebbe lasciato la politica”. C’è Antonio Gramsci e c’è lo sviluppo di Campi negli ultimi trent’anni. Questa la cornice ma anche l’immagine contenuta al suo interno del festival di […]

CAMPI BISENZIO – Ci sono le fotografie di Falcone e Borsellino ma anche le date di tutte le volte “in cui Matteo Renzi ha annunciato che avrebbe lasciato la politica”. C’è Antonio Gramsci e c’è lo sviluppo di Campi negli ultimi trent’anni. Questa la cornice ma anche l’immagine contenuta al suo interno del festival di Fare Città, che prende il via oggi, venerdì 1 settembre, con una cena in piazza Palagione a Capalle, per concludersi il 17 settembre. “Verso le elezioni comunali primavera 2018, per ridare dignità e autorevolezza a Campi Bisenzio”: recita così il programma della kermesse, che prevede incontri, dibattiti, presentazioni di libri, musica e tanto altro ancora. Di tutto questo ne abbiamo parlato con Adriano Chini, presidente di Fare Città, all’interno di quello che resta a tutti gli effetti il “quartier generale” del festival: il circolo Rinascita. “Di fronte a noi ci sono due settimane importanti, da cui poi ripartire per arrivare a dicembre quando si svolgerà la conferenza programmatica di Fare Città, nel corso della quale parleremo delle priorità che riguardano Campi in vista delle elezioni del 2018. Nel mezzo ci saranno assemblee, incontri, anche con le singole associazioni attive sul territorio campigiano, mentre il 31 ottobre abbiamo già fissato una sorta di rendiconto di tutte le iniziative organizzate fino a quel giorno”. Con un occhio di riguardo alla politica, anzi alla Politica, con la “P” maiuscola, come ci ha tenuto a ribadire Chini, “in modo da confrontarsi con le alleanze che riusciremo a costruire”. Ma non solo: “Personalmente – aggiunge Chini – ho sensazioni positive; da parte nostra ci sarà il massimo impegno per riuscire a ridare almeno un po’ di credibilità alla politica. Se alle prossime elezioni dovessimo vincere con una percentuale che supera di poco il 50% degli aventi diritto al voto, per me sarebbe una sconfitta. Da qui il mio, il nostro invito alla partecipazione, ad andare a votare a prescindere da chi sia il prossimo candidato sindaco. La politica deve tornare a recitare un ruolo attivo nella vita di tutti i giorni, altrimenti è la democrazia a rischiare grosso”. E, proiettandosi nel futuro, quando abbiamo chiesto a Chini quale sarà la prima cosa che farebbe se venisse rieletto sindaco, questa è stata la sua risposta: “Riattiverei subito gli impianti automatici di irrigazione in tutte le aree verdi di Campi Bisenzio per avere un territorio più bello, perchè il bello “chiama” il bello”. Di tutto il resto ci sarà modo di parlarne lunedì 4 settembre alle 21 sotto il palazzo comunale, in piazza Dante, insieme ai colleghi de La Nazione e di Bisenziosette, in occasione di una delle prime iniziative del festival di Fare Città: “I giornalisti e i cittadini interrogano Adriano Chini”. Senza dimenticare il questionario che tutti i campigiani sono chiamati compilare e a restituire nelle prossime due settimane o da qui alla fine di ottobre in cui vengono chieste quali sono le tre priorità per Campi Bisenzio.