SIGNA – Due associazioni che hanno tanti punti in comune. E che nel periodo natalizio hanno unito i loro “sforzi” per dare una mano a chi sta vivendo un momento di difficoltà. Suo malgrado. Sono la Pollicino Onlus, realtà tutta signese e guidata da tempo da Beppe Bonardi, e Trisomia 21 Aps, che invece ha la propria sede a Firenze in viale Volta ma il cui presidente, dal giugno scorso, è Cristiano Bencini, signese d’adozione visto che nel nostro Comune vive dal 2003 e che con il territorio signese ha tanti legami. Quello che ha fatto la Pollicino Onlus in tutti questi anni è noto a tutti, lo stesso Trisomia 21 Aps, associazione che ha come “mission” quella di “favorire il migliore sviluppo possibile delle persone con Sindrome di Down e la loro reale integrazione sociale”. In altre parole, un vero e proprio punto di forza nel mondo dell’associazionismo fiorentino e i cui obiettivi e progetti sono sicuramente più vividi e concreti delle parole che abbiamo – modestamente – usato per dire chi sono. Un’associazione di famiglie ma anche e soprattutto un centro riabilitativo.
Come di consueto, in occasione del Natale, ma non solo, la Pollicino Onlus ha preparato e consegnato una ventina di pacchi alimentari ad altrettante famiglie signesi, segno tangibile del loro impegno ma, soprattutto, della loro vicinanza anche nei giorni di festa. E all’interno di questi pacchi, in ognuno di essi, c’era un pandoro che Trisomia 21 Aps, grazie alla collaborazione instaurata con Conad, ha realizzato appositamente per il Natale appena passato. La testimonianza concreta, hanno sottolineato Bonardi e Bencini, di “come all’interno di fragilità diverse ci si possa comunque aiutare”.
“Trisomia 21 – si legge sulla loro pagina Facebook – ringrazia di cuore Pollicino Onlus per averci resi partecipi di un’importante iniziativa. Pollicino Onlus è un’associazione di Signa che si propone di aiutare e sostenere persone in difficoltà, offrendo loro ogni tipo di supporto e accoglienza. E quest’anno in ogni cesta natalizia di Pollicino Onlus donata alle famiglie, c’era anche il pandoro di Trisomia 21. Siamo davvero onorati che una parte di noi possa raggiungere tante persone. Il legame che unisce chi combatte per l’inclusione si rafforza quando avvengono collaborazioni come questa, dove il solo scopo è fare fronte ai bisogni del prossimo”.
