Ferrucci, portavoce della lista civica Ds “La petizione sarà una spinta alla riflessione su Doccia”

SESTO FIORENTINO – “Una spinta alla riflessione sullo spostamento di una parte dell’edilizia prevista a Doccia nel parcheggio dovrebbe avvenire anche dopo la raccolta di numerose firme da parte dei sestesi”. E’ quanto afferma il portavoce della lista civica Democratici per Sesto Massimo Ferrucci. “Già in occasione della delibera di proroga della convenzione per il […]

SESTO FIORENTINO – “Una spinta alla riflessione sullo spostamento di una parte dell’edilizia prevista a Doccia nel parcheggio dovrebbe avvenire anche dopo la raccolta di numerose firme da parte dei sestesi”. E’ quanto afferma il portavoce della lista civica Democratici per Sesto Massimo Ferrucci. “Già in occasione della delibera di proroga della convenzione per il completamento del piano di Rrecupero di Doccia – prosegue Ferrucci – abbiamo avuto occasione di esprimere il nostro parere sulle scelte, allora ipotizzate, di spostare su di un’area pubblica, il parcheggio esterno, l’edilizia residenziale che non sarebbe stata realizzata all’interno del perimetro delle mura della Cittadella” Oggi, che le ipotesi di allora sono divenute proposte della Giunta, spiega il portavoce “prendiamo atto con soddisfazione che centinaia e centinaia di cittadini firmano una petizione di dissenso nella quale sostanzialmente si sostengono le stesse nostre considerazioni”. Lo spostamento di una parte delle nuove costruzioni a Doccia è un dibattito aperto da tempo.
“All’inizio del 2012 – spiega Ferrucci – la proroga al piano di recupero passò in consiglio comunale, dopo qualche scaramuccia e molte forzature, con una chiamata a raccolta dei gruppi di maggioranza, anche perché il contenuto della delibera non era decisivo. Oggi, alla luce di quanto prevede la decisione di giunta ed alla conseguente reazione di una parte notevole di cittadini sestesi, auspichiamo che una spinta alla riflessione ed al necessario confronto animi anche i componenti dei partiti di maggioranza. Non pretendiamo di aver ragione ma riteniamo che un confronto franco ed aperto sul merito della variante al piano di recupero, da tenersi non al chiuso di commissioni o in sessioni consiliari in cui le logiche di schieramento prevalgono sulla sensibilità o la capacità di riflessione delle molteplici componenti del tessuto sociale, avrebbero un ritorno positivo sulla valutazione del ruolo della politica e dei partiti e porterebbero ad una più convinta condivisione di qualunque eventuale scelta. Sembra che qualcosa stia maturando anche all’interno del Pd bene. Se son rose….fioriranno!”