Festa dell’olio, Brunori (Lega) “Occasione colta a metà”

SESTO FIORENTINO – “L’anno scorso, la nostra proposta per un Festival dell’Olio a Sesto Fiorentino fu respinta con motivazioni che ci sembrarono più pretestuose che concrete: difficoltà organizzative, costi considerati esorbitanti, e una presunta mancanza di interesse da parte dei cittadini. Con grande sorpresa, abbiamo visto nei giorni scorsi che quest’anno l’Amministrazione ha deciso di organizzare […]

SESTO FIORENTINO – “L’anno scorso, la nostra proposta per un Festival dell’Olio a Sesto Fiorentino fu respinta con motivazioni che ci sembrarono più pretestuose che concrete: difficoltà organizzative, costi considerati esorbitanti, e una presunta mancanza di interesse da parte dei cittadini. Con grande sorpresa, abbiamo visto nei giorni scorsi che quest’anno l’Amministrazione ha deciso di organizzare una Festa dell’olio tramite la Pro Loco”. E’ quanto afferma in una nota il capogruppo della Lega Daniele Brunori. “Siamo felici – prosegue Brunori – che finalmente si celebri un prodotto simbolo del nostro territorio, e vogliamo rivolgere un sincero ringraziamento alle associazioni e ai produttori locali che si sono messi in gioco per realizzare l’evento, con impegno e passione. Tuttavia, non possiamo ignorare che il Comune non ha destinato le risorse necessarie per fare di questa festa un appuntamento davvero all’altezza delle potenzialità di Sesto e del valore dell’olio”.

“La nostra proposta originale puntava a un evento che fosse un grande momento di promozione per il territorio, – prosegue il capogruppo della Lega – con laboratori, degustazioni, incontri culturali e il coinvolgimento di scuole e famiglie. Non solo un evento locale, ma un’iniziativa capace di attrarre visitatori anche dai comuni vicini, per raccontare l’olio come eccellenza, tradizione e patrimonio culturale. Purtroppo, ciò che vediamo oggi è un’occasione colta a metà. Il programma, pur interessante, appare ridimensionato e privo di quella visione ambiziosa che avrebbe potuto fare davvero la differenza. Dispiace constatare che l’amministrazione abbia scelto di affidarsi all’impegno delle associazioni senza fornire loro i mezzi adeguati per realizzare un evento in grande. Ribadiamo il nostro plauso a chi, nonostante tutto, ha lavorato con dedizione per portare avanti la Festa dell’olio. Speriamo che in futuro si comprenda che la valorizzazione delle nostre eccellenze richiede investimenti seri e una visione strategica, non semplici interventi di facciata. L’olio è una risorsa straordinaria, ma merita di essere trattato come un’opportunità per raccontare e promuovere la nostra identità territoriale”.