Festa sì, botti no. L’invito dei Comuni della Piana

CAMPI BISENZIO – Divertimento e festa sì, “botti” no. E’ l’invito che fanno le amministrazioni comunali di Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Lastra a Signa, Scandicci e Sesto Fiorentino e il comando di Compagnia dei carabinieri di Signa che hanno presentato stamani a Campi la campagna “Non farti prendere la mano” di sensibilizzazione e informazione su […]

CAMPI BISENZIO – Divertimento e festa sì, “botti” no. E’ l’invito che fanno le amministrazioni comunali di Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Lastra a Signa, Scandicci e Sesto Fiorentino e il comando di Compagnia dei carabinieri di Signa che hanno presentato stamani a Campi la campagna “Non farti prendere la mano” di sensibilizzazione e informazione su petardi e fuochi d’artificio. Nessuna ordinanza di divieto, hanno spiegato stamani le rappresentanti delle amministrazioni (tutte donne stamani le rappresentanti dei Comuni), perché non avrebbe “nessun risvolto concreto su una tematica come questa”, ma un appello “alla responsabilità dei cittadini e del rispetto delle persone e degli animali”.

“Prudenza è la parola chiave in questo ambito – ha spiegato stamani il comandante della Compagnia dei carabinieri di Signa, capitano Vittorio Taborra – e invito all’attenzione nell’utilizzo ma anche nell’acquisto. I fuochi d’artificio legali devono riportare un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta e il paese di produzione. Raccomandiamo molta prudenza non solo al momento dell’utilizzo, come il non indossare abiti sintetici, non essere vicino ad auto o fonti di calore, ma anche il giorno dopo: non avvicinarsi mai a petardi lasciati per strada non esplosi. La miccia può essere bruciata e aver innescato il processo di combustione e quindi il petardo potrebbe scoppiare anche solo raccogliendolo”. Altra questione sono i “botti illegali, come le cipolle, i tric trac, le bombe carta di produzione artigianale (ogni anno hanno un nome nuovo e per questo capodanno è stato scelto un nome decisamente di dubbio gusto, “kamikaze”): la produzione e la commercializzazione di fuochi non autorizzati è un reato penale.

“Era stata presentata in Consiglio comunale – ha detto il sindaco di Lastra a Signa, Angela Bagni – una mozione per vietare l’uso dei botti, ma pensiamo che non sia utile. Vogliamo invece informare e fare un invito a un uso consapevole dei fuochi d’artificio, che in effetti non fanno nemmeno parte della nostra tradizione. Invitiamo a festeggiare rispettando le regole e usando la testa”. Anche il vicesindaco di Signa, Sara Ambra, ha sottolineato che “più che un divieto, difficile da far rispettare, vorremmo che passasse un messaggio intelligente, quello di non rischiare. Anche perché il rischio zero in realtà non esiste: le scintilline che usano i bambini bruciano a 300 gradi e sono comunque potenzialmente pericolose”.

“Questa campagna – ha spiegato l’assessore campigiano Eleonora Ciambellotti – partita l’anno scorso da Campi e Calenzano quest’anno ha visto l’adesione dei Comuni di tutta la Piana. Pensiamo che informare e sensibilizzare faccia la vera differenza”. Dello stesso avviso l’assessore scandiccese Elena Capitani che ha ricordato come il 31 dicembre ci sarà festa in piazza a Scandicci e quindi il non utilizzare i botti è un modo per vivere serenamente e civilmente la serata.

Sulla tutela degli animali ha messo l’accento l’assessore di Calenzano Irene Padovani, dato che cani e gatti accusano molto i botti e “certamente anche molte persone che restano a casa non gradiscono rumori forti”. Bambini e anziani in primis.

Il comandante della polizia municipale di Sesto Fiorentino, Paolo Bagnoli, ha sottolineato che a Sesto “vige tutto l’anno il divieto di lanciare petardi in strada, da regolamento di polizia urbana”.

Insomma l’invito di tutti i Comuni della Piana, ai quali si aggiunge anche quello di piananotizie.it è: no botti, sì party.