Fi-Pi-Li: la sinistra, compatta, attacca: “Dalle parole bisogna passare ai fatti, rapidamente”

FIRENZE – Fi-Pi-Li: a tornare sui disagi della superstrada e il rilancio di Toscana Strade sono Enrico Carpini (Territori-Beni Comuni – Città Metropolitana di Firenze), Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune – Comune di Firenze), Beatrice Cioni e Leonardo Masi (Buongiorno Empoli-Fabrica Comune – Comune di Empoli) e Francesco Polverini (Montelupo è partecipazione […]

FIRENZE – Fi-Pi-Li: a tornare sui disagi della superstrada e il rilancio di Toscana Strade sono Enrico Carpini (Territori-Beni Comuni – Città Metropolitana di Firenze), Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune – Comune di Firenze), Beatrice Cioni e Leonardo Masi (Buongiorno Empoli-Fabrica Comune – Comune di Empoli) e Francesco Polverini (Montelupo è partecipazione – Comune di Montelupo Fiorentino). E lo fanno “prendendo come spunto” alcune parole pronunciate dal presidente della Regione, Eugenio Giani: “Una Spa per la Fi-Pi-Li, la faremo entro l’anno, poi la terza corsia”. “Era il gennaio 2021 – dicono in una nota – ed Eugenio Giani cercava di nascondere i problemi dell’arteria, dopo il rovinoso crollo nel Comune di Lastra a Signa, con annunci tanto roboanti quanto inconsistenti. A distanza di un anno e mezzo ci pensa Stefano Scaramelli, di Italia Viva, a rilanciare in Consiglio regionale la soluzione della società in-house “Toscana Strade Spa”, ancora una volta per nascondere un fallimento la cui portata continua ad ampliarsi”.

“I problemi che, come in questi giorni, si scatenano a ogni singolo inconveniente, – aggiungono – ci dimostrano ancora una volta come la direttrice Firenze-mare sia satura; sulla Fi-Pi-Li, in prossimità della città, il traffico arriva a punte di 50.000 veicoli giornalieri, come sostenevamo già in tempi non sospetti non sarà un cambio di gestione a risolvere i problemi strutturali di un’arteria inadeguata a questi volumi. Ad aggravare il quadro, c’è la gestione del tutto insufficiente da parte della Città Metropolitana, svuotata dai tagli e dalle esternalizzazioni tout court costose e inefficienti che prendono il nome di “Global Services”. Come ribadito da molte voci che ci giungono dal territorio empolese, per poter risolvere i problemi, gli investimenti necessari devono correre di pari passo con lo sviluppo del sistema dei trasporti pubblici. La Città Metropolitana ha recentemente approvato l’Agenda Metropolitana 2030 per lo sviluppo sostenibile, poi c’è il Pums (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile), previsioni che non possono restare sulla carta, ma che devono essere messe in pratica rapidamente”.