Filcams-Cgil “Ikea in piena pandemia aumenta il numero dei clienti”

SESTO FIORENTINO – Aumento dei clienti in piena pandemia: lo sostiene Filcams Cgil riferendosi all’Ikea dell’Osmannoro. “Ancora una volta la società Ikea a Sesto Fiorentino non si smentisce – scrive in una nota Umberto Marchi della Filcams Cgil di Firenze – in piena pandemia, in un momento in cui in tutto il mondo risalgono i […]

SESTO FIORENTINO – Aumento dei clienti in piena pandemia: lo sostiene Filcams Cgil riferendosi all’Ikea dell’Osmannoro. “Ancora una volta la società Ikea a Sesto Fiorentino non si smentisce – scrive in una nota Umberto Marchi della Filcams Cgil di Firenze – in piena pandemia, in un momento in cui in tutto il mondo risalgono i contagi e viene raccomandata attenzione cercando di avere meno contatti e avere sempre la distanza sociale, mentre il governo italiano sta per varare un nuovo Dpcm con nuove restrizioni per prevenire infezioni, Ikea va controcorrente: in questi giorni ha aumentato il numero massimo di clienti in contemporanea nel negozio portandoli da 1.200 a 1.688, anziché ridurli”.

“Questa società anche in primavera è andata controcorrente – prosegue Marchi – all’epoca le Rsu e gli Rls cercarono in tutte le maniere di far capire ai dirigenti le problematiche richiamandoli a un comportamento più attento e responsabile, ma non servì a niente e non si poté fare a meno di far intervenire la medicina del lavoro che, dopo una serie di controlli, stabilì quante persone potevano essere contemporaneamente in negozio”.

Aggiunge il sindacalista “Siamo molto vicini a nuovo lockdown che ci auguriamo non avvenga per non danneggiare ancora di più la nostra economia, per non danneggiare le aziende e i lavoratori che in cassa integrazione ricevono soldi dopo mesi. In questo quadro, Ikea irresponsabilmente sta facendo come nella primavera scorsa, non ascoltando i delegati sindacali e i rappresentanti alla sicurezza. Fa entrare clienti su clienti e, anche se il negozio è grande, ci sono luoghi di alto concentramento di persone come il mercato posto al piano terra, dove è dura rispettare le distanze previste”.

Sulla presenza di molti clienti i lavoratori sono preoccupati. “I lavoratori sono molto preoccupati, – prosegue Marchi – hanno le mascherine ma le persone all’interno sono davvero troppe per non temere contagi. Le loro rimostranze non vengono ascoltate. La Rsu ieri ha dovuto aprire uno stato di agitazione richiamando anche il Decreto Legge 81/2008 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, in cui è previsto che il lavoratore che si sente in pericolo si può allontanare dal posto di lavoro”. 

“Il modo di fare di questa società non è giustificato, i contagi da Covid-19 stanno aumentando anche in Toscana in maniera esponenziale, così come stanno aumentando i decessi. – conclude Marchi – Si deve lavorare con senso civico e di responsabilità, e per questo invitiamo le autorità, partendo proprio dalla medicina del lavoro, a fare controlli al negozio nel fine settimana, cioè nei giorni di maggior affluenza. Estendiamo l’invito anche alle forze dell’ordine, poiché più del profitto contano le leggi a tutela della salute pubblica”.