Filt Cgil: “L’aeroporto? Sì allo sviluppo, ma di tutto il sistema toscano”

FIRENZE – Una riqualificazione dell’attuale scalo fiorentino. Ma in una logica di sistema con lo scalo di Pisa e nel rispetto di ambiente, territorio e cittadini. Questo, in sintesi, il messaggio della Filt Cgil Toscana per voce della segretaria generale Monica Santucci. “Siamo assolutamente convinti che l’aeroporto di Firenze, così come è, – ha detto […]

FIRENZE – Una riqualificazione dell’attuale scalo fiorentino. Ma in una logica di sistema con lo scalo di Pisa e nel rispetto di ambiente, territorio e cittadini. Questo, in sintesi, il messaggio della Filt Cgil Toscana per voce della segretaria generale Monica Santucci. “Siamo assolutamente convinti che l’aeroporto di Firenze, così come è, – ha detto – non sia un aeroporto adeguato alla città che lo ospita. Occorre necessariamente apportare tutte le modifiche necessarie affinché ci sia la certezza della sua funzionalità, cioè che gli aerei siano in grado di decollare e atterrare anche qualora soffiasse un po’ di vento e che non ci siano continue cancellazioni o dirottamenti di voli. E per farlo è ovvio che sia necessaria una riqualificazione dell’attuale scalo fiorentino, il tutto in una logica di sistema con lo scalo di Pisa e che rispetti ambiente, territorio e cittadini tutti. Per questo, le prescrizioni che sono state fatte vanno ovviamente considerate, affinché questa opera si collochi in un quadro di sviluppo del sistema aeroportuale toscano nel rispetto di ambiente e territorio”. E ancora: “La Filt Cgil crede e sostiene lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano tutto, mantenendo la natura diversa che i due scali hanno, riuscendo tuttavia a rendere finalmente Firenze un “City Airport” all’altezza dei migliori standard europei in grado di creare sviluppo e buona occupazione. Perciò, seppur questo progetto non sia stato accolto nel suo insieme, noi non abbiamo dubbi rispetto allo sviluppo che i due aeroporti toscani dovranno necessariamente avere nel rispetto dell’ambiente, del lavoro, dell’occupazione e della cittadinanza. Rinunciare a tutto questo sarebbe un grave errore per la nostra regione”.