Firenze, confronto sulla città del futuro tra centro e periferia promosso da “Idee di Governo”

FIRENZE – Immaginiamo per Firenze… “una vocazione”: è questo il tema del terzo appuntamento del ciclo di incontri sul futuro della città organizzato dalla rivista “Idee di Governo” che vede sempre protagoniste tre personalità del mondo universitario, della cultura e della società fiorentina che si confrontano su un tema rilevante per lo sviluppo della città. Dopo il confronto di […]

FIRENZE – Immaginiamo per Firenze… “una vocazione”: è questo il tema del terzo appuntamento del ciclo di incontri sul futuro della città organizzato dalla rivista “Idee di Governo” che vede sempre protagoniste tre personalità del mondo universitario, della cultura e della società fiorentina che si confrontano su un tema rilevante per lo sviluppo della città. Dopo il confronto di apertura fra Francesco Gurrieri e Sergio Givone sul ruolo della città, si è avuto il dibattito sulla dimensione metropolitana di Firenze: Giuseppe De Luca, direttore del dipartimento di urbanistica dell’Università, Giuseppe Matulli e la professoressa Camilla Perrone hanno affrontato il tema del territorio e le ipotesi di area metropolitana, indicando l’esigenza di puntare più sul coinvolgimento e la partecipazione alle scelte che non su schemi rigidi di competenze: la velocità del cambiamento e l’interconnessione dei servizi esige la massima flessibilità e adattabilità. Il terzo incontro si terrà domani, lunedì 23 gennaio, alle 16, sempre all’Auditorium della Fondazione CR Firenze (via Folco Portinari 5/r). Giandomenico Amendola, docente di Sociologia Urbana all’Università di Firenze, Debora Iacopini, docente al Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, e Massimo Morisi, professore di Scienza dell’amministrazione all’Ateneo fiorentino, si confronteranno su quale debba essere la vocazione di Firenze e del suo centro storico e su come essa possa integrarsi con quelle delle realtà periferiche dell’area fiorentina che hanno una loro identità e vocazione che è comunque opportuno valorizzare.