Firenze ha i colori dell’Ucraina: in ventimila in piazza per dire no alla guerra. Anche dalla Piana

FIRENZE – “Non siete soli”: è questo il messaggio, riassunto dalle parole del sindaco di Firenze Dario Nardella, che piazza Santa Croce ha voluto mandare all’Ucraina. Una piazza stracolma dove bandiere di partiti e associazioni hanno sventolato fianco a fianco per inviare un messaggio comune, la vicinanza al popolo ucraino e la richiesta alla Russia […]

FIRENZE – “Non siete soli”: è questo il messaggio, riassunto dalle parole del sindaco di Firenze Dario Nardella, che piazza Santa Croce ha voluto mandare all’Ucraina. Una piazza stracolma dove bandiere di partiti e associazioni hanno sventolato fianco a fianco per inviare un messaggio comune, la vicinanza al popolo ucraino e la richiesta alla Russia di mettere fine alla guerra. Molte ovviamente le presenze anche dalla Piana, tra sindaci, consiglieri comunali e semplici cittadini. Presenti, fra gli altri, il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, il sindaco di Signa, Giampiero Fossi, il sindaco di Lastra a Signa, Angela Bagni, il vice-sindaco di Calenzano, Alberto Giusti, e una delegazione di Forza Italia Campi Bisenzio guidata dal capo gruppo Paolo Gandola e dal coordinatore comunale Angelo-Victor Caruso.

La manifestazione si è aperta nel ricordo del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli seguito dal saluto della neo presidente Roberta Metsola e dell’ambasciatore ucraino. “E’ una gioia immensa essere tutti qui per questa giornata di pace – ha esordito il sindaco Nardella nel fare gli “onori di casa” – tanti sindaci per parlare con una sola voce, per chiedere pace e unità. Siamo qui per urlare insieme ciò che ci unisce, non ciò che ci divide”. Una solidarietà che è partita da Firenze per toccare, attraverso l’associazione Eurocities, oltre cento città italiane ed europee dove si sono svolte manifestazioni in contemporanea all’interno dell’iniziativa “Cities Stand With Ukraine”.

Tanti i sindaci che si sono alternati davanti al microfono, dal primo cittadino di Roma a quello di Bergamo, con collegamenti da altre città europee, da Marsiglia a Varsavia, e il videomessaggio del sindaco di Kiev. Poi l’intervento più atteso, quello del presidente ucraino Zelensky; un intervento basato su un numero, 79, un numero che il presidente ha chiesto a tutti di ricordare, un numero ripetuto più volte, il numero dei bambini morti  a causa di questa guerra. Zelensky ha poi aggiunto “Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, i valori dell’Occidente” e chiesto ancora la no fly zone sull’Ucraina e l’inasprimento delle sanzioni “Servono sanzioni affinché ogni soldato russo capisca il prezzo di ogni sparo”.

“Grande Firenze, grande Toscana, grande Italia. Sono felice di vedere questa piazza nuovamente irradiare a tutta l’Europa la sua vocazione alla pace e l’auspicio che si arrivi presto ad una tregua”: queste invece le parole del presidente della Regione Eugenio Giani. “Mi auguro che la tregua ci sia – ha aggiunto – e che anche a partire da una manifestazione come quella di oggi si possa avviare una trattativa che contribuisca a creare davvero le condizioni per fare tacere i fucili, spegnere la voce della guerra e far parlare quella della pace. Questa piazza aiuta l’Europa a dare voce all’aspirazione di tutti e spinge per far ritrovare quel senso di umanità anche in chi ha deciso, senza motivi plausibili, l’invasione dell’Ucraina. Me lo auguro quando vedo i bambini orfani che stiamo ospitando in Toscana, per i ragazzi che abbiamo visto anche stamani al centro accoglienza e che arrivano qui senza un euro e soltanto uno zainetto sulle spalle. Per queste persone che fuggono ma che stanno dimostrando di essere un popolo vivo, un popolo che sento vicino e che sono convinto sarà protagonista dell’Europa di domani”. 

“Forza Italia continuerà a insistere per richiedere un’azione celere e concreta di Bruxelles, serve, infatti, un impegno corale dell’Europa per promuovere, in fretta e con risorse adeguate, una strategia complessiva per l’accoglienza di chi scappa dall’Ucraina”: questo il commento di Gandola e Caruso, presenti in piazza insieme all’onorevole Elio Vito. “Oggi era importante essere in piazza, – ha aggiunto Caruso – le immagini che arrivano dall’Ucraina sono terribili e toccano il cuore di tutti noi europei, occorre fare di tutto per arrivare a un accordo fra la Russia e l’Ucraina, per far cessare le armi. In questo momento è  necessario agire per ribadire il nostro fermo no alla guerra, tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa, anche un piccolo gesto, per questo anche oggi pomeriggio eravamo presenti in piazza per dimostrare ancora una volta la nostra vicinanza alla comunità e al popolo ucraino e sostenere i valori della libertà e della democrazia, valori che  costituiscono da sempre il nostro agire politico”.

Valentina Tisi