Fiva e Anva: “Ambulanti, mai come in questo momento c’è bisogno di regole e indicazioni chiare”

FIRENZE – “Mai come in questo momento c’è bisogno di regole e indicazioni chiare ed univoche per permettere una ripresa graduale del commercio su area pubblica, in pieno accordo con i dettami ed i protocolli previsti”, scrivono in una nota congiunta le associazioni di categoria regionali Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio. “La decisione della Regione […]

FIRENZE – “Mai come in questo momento c’è bisogno di regole e indicazioni chiare ed univoche per permettere una ripresa graduale del commercio su area pubblica, in pieno accordo con i dettami ed i protocolli previsti”, scrivono in una nota congiunta le associazioni di categoria regionali Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio. “La decisione della Regione Toscana di valutare un intervento in proprio sulla questione delle concessioni per il commercio ambulante, in scadenza al 31 dicembre 2020, va proprio in questa direzione e risponde alle richieste avanzate dalla categoria”.

“Il lavoro congiunto delle nostre associazioni, – continua il comunicato – che si è tradotto in un confronto costante e serrato con le istituzioni, ha nella decisione della Regione un primo, importante risultato”, spiega il presidente Fiva Confcommercio della Toscana Rodolfo Raffaelli. “Un risultato raggiunto grazie alla compattezza della categoria, che pur nella enormi difficoltà nelle quali si dibatteva non ha mai abdicato al confronto anche con proposte specifiche, e alla sensibilità di una Regione che si è distinta positivamente nel panorama nazionale”.

“Ci sembra immotivato il ritardo del Governo, commenta Maurizio Innocenti, presidente regionale Anva Confesercenti, dopo che varie sono state le proposte presentate da parte delle Regioni italiane, che hanno seguito la strada che la Toscana ha aperto. È paradossale che il nostro territorio pur essendosi mosso nel rispetto dei tempi avanzando specifiche proposte, corra il rischio di pagare ritardi dello Stato centrale. La categoria è pronta a sostenere ogni iniziativa in questo senso della Toscana e delle autonomie locali, ma non è più disposta a pagare ritardi ed inefficienze dello Stato centrale”.

(Immagine di archivio)