Forza Italia: “Una vergogna intitolare una strada di Campi a Che Guevara”

CAMPI BISENZIO – “La decisione assunta dalla giunta comunale, attraverso la delibera del 12 febbraio scorso, di intitolare a Ernesto Che Guevara la porzione di viabilità pubblica, a La Villa, fra via Villa e via Federico Garcia Lorca al confine con il parcheggio pubblico e l’area a verde pubblico intitolata a don Capaccioli, è vergognosa e fuori […]

CAMPI BISENZIO – “La decisione assunta dalla giunta comunale, attraverso la delibera del 12 febbraio scorso, di intitolare a Ernesto Che Guevara la porzione di viabilità pubblica, a La Villa, fra via Villa e via Federico Garcia Lorca al confine con il parcheggio pubblico e l’area a verde pubblico intitolata a don Capaccioli, è vergognosa e fuori dal tempo e dimostra l’impostazione cieca e ideologica di Fossi e della sua squadra”. A parlare così sono Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia, Elisa Lotti, coordinatrice azzurra a Campi Bisenzio, e Angelo Victor Caruso, coordinatore Forza Italia giovani.

“Una scelta che purtroppo  non ci stupisce affatto, conoscendo ormai la grave deriva posta in essere da chi utilizza le istituzioni in modo assolutamente partigiano per biechi fini elettorali per ridare un senso a una sinistra ormai sconfitta dalla storia. Ciò che invece ci stupisce fortemente, è apprendere come la presidenza del Liceo Agnoletti abbia scelto di prestare il fianco a queste iniziative elettorali accogliendo, con tutti gli onori del caso, Aleida Guevara e di fatto promuovendo una  iniziativa di mero indottrinamento, senza prevedere alcun doveroso contraddittorio, nessuna reale e oggettiva ricostruzione storica e veicolando un messaggio sbagliato e culturalmente pericoloso”.

“La scelta del Liceo Agnoletti mi indigna nel profondo, – dice Caruso – i giovani non hanno affatto  bisogno di Che Guevara, rivoluzionario e guerrigliero per nulla fulgido esempio di libertà e democrazia. Se la presidenza del Liceo Agnoletti intende celebrare qualche eroe, parli ai proprio studenti di Goffredo Mameli, l’Italia è piena di eroi di cui a scuola non si parla mai”.

“Ci chiediamo – conclude Gandola – se non ci fossero altre personalità, anche locali, che meriterebbero l’intitolazione di una via nel nostro territorio, piuttosto che andare a cercare falsi miti chissà dove. In ogni caso abbiamo già inoltrato una richiesta di accesso agli atti, per verificare se l’intitolazione sia legittima e sia stata acquista la necessaria autorizzazione prefettizia”.