Forza Italia: “Via a una raccolta firme contro la chiusura degli ambulatori di guardia medica con gli accorpamenti previsti”

CAMPI BISENZIO – “Si terrà nelle prossime settimane di ottobre (il primo gazebo sarà sabato 9 ottobre) la mobilitazione di Forza Italia contro la riforma che la Regione Toscana intende sviluppare per tagliare il servizio di continuità assistenziale”: ad affermarlo sono Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – Centrodestra per il cambiamento e capo gruppo […]

CAMPI BISENZIO – “Si terrà nelle prossime settimane di ottobre (il primo gazebo sarà sabato 9 ottobre) la mobilitazione di Forza Italia contro la riforma che la Regione Toscana intende sviluppare per tagliare il servizio di continuità assistenziale”: ad affermarlo sono Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – Centrodestra per il cambiamento e capo gruppo azzurro a Campi Bisenzio, e Angelo-Victor Caruso, coordinatore comunale azzurro. 

“La Regione – continua Gandola – intende togliere le sedi della guardia medica oggi presenti in ogni Comune della Piana e prevedere un solo ambulatorio in tutta l’area accorpando tutte le sedi finora previste; inoltre intende eliminare le visite domiciliari notturne e prevedere l’accesso al servizio di guardia medica solo dopo il triage telefonico, d’altronde è già oggi impossibile recarsi direttamente all’ambulatorio per incontrare il dottore senza prima aver effettuato il consulto telefonico. Secondo i dati forniti dall’amministrazione comunale, la guardia medica nell’ambulatorio di Campi Bisenzio, da maggio a settembre, è risultata assente 38 volte: da maggio a luglio 19 volte tra turni diurni e notturni mentre ad agosto le scoperture sono state 11. Per il mese di settembre sono previste 8 scoperture da 12 ore ciascuna”.

“Si tratta di un fatto inaccettabile – hanno concluso – e per questo da Forza Italia proviene un netto no a questa riforma: a partire dai prossimi giorni avvieremo una raccolta firme a Campi Bisenzio e negli altri Comuni della Piana per contestare la chiusura degli ambulatori di guardia medica con gli accorpamenti previsti. A causa della cronica carenza di personale, la riforma prevede di accorpare i diversi ambulatori ed istituire un unico ambulatorio di guardia medica in un’area vasta individuata”. 

“Si tratta di un problema gravissimo – ha aggiunto Gandola – non possiamo più giocare con le parole, sul nostro territorio le scoperture estive della guardia medica sono state eccessive e l’amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di difendere il servizio, per questo é necessaria la mobilitazione dei cittadini”.