Forza Italia vota no alla mozione per sostenere le Case del popolo: “Non si possono equiparare alla ristorazione”

CAMPI BISENZIO – Forza Italia, si legge in una nota, “ha votato convintamente no alla mozione presentata da Campi a Sinistra e Si-fare città che chiedeva di sostenere economicamente i circoli e le Case del popolo del territorio”. “La mozione – spiega Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia – chiedeva di fatto una equiparazione dei […]

CAMPI BISENZIO – Forza Italia, si legge in una nota, “ha votato convintamente no alla mozione presentata da Campi a Sinistra e Si-fare città che chiedeva di sostenere economicamente i circoli e le Case del popolo del territorio”. “La mozione – spiega Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia – chiedeva di fatto una equiparazione dei circoli alle attività economiche di ristorazione, di prevedere l’esonero dai canoni di locazione degli immobili comunali, di annullare i versamenti Tari ed erogare contributi a fondo perduto. Pur ribadendo il nostro pieno sostegno al mondo associativo, quelle contenute nell’atto erano richieste incongrue, in quanto analoghe misure non sono mai state adottate in favore delle attività economiche del territorio. Noi queste misure  le avevamo chiesto più volte, anche durante il penultimo consiglio comunale, con un apposito atto per consentire il  ricalcolo di tutti i tributi locali, ma si sono attuati due pesi e due misure. Già oggi tutta la rete dei circoli gode di un sistema fiscale vantaggioso, rispetto ai normali pubblici esercizi, il tutto unito ad un estremamente debole sistema dei controlli, ad esempio sul possesso o meno delle tessere socio, giacché i servizi di ristorazione e caffetteria dovrebbero essere rivolti ai soli soci iscritti”. “Forza Italia – conclude – non può dunque accettare che si perpetui questa forma di concorrenza asimmetrica tra circoli e attività economiche. Nessuno intende negare la funzione sociale e ricreativa svolta dai circoli, ma spesso si sono altresì dimostrati luoghi restii ad ospitare iniziative o incontri di partiti come il nostro, come se non si difendesse, allo stesso modo, i valori della democrazia, dell’antifascismo e del rispetto verso tutti. Insomma, stante la ristrettezza delle risorse economiche attualmente a disposizione, queste vanno indirizzate in primo luogo alle attività economiche del territorio, spesso costrette a subire una tassazione alle stelle e che stanno affrontando senza alcun tipo di vantaggio la crisi economica che ci sta attanagliando. Se le risorse ci sono, si inizi a usarle per i privati e si passi, solo dopo, al sostentamento del resto”.