Fossi: “Vincere al ballottaggio per realizzare il nostro ambizioso progetto”

SIGNA – “Manca un ultimo, piccolo passo per vincere e realizzare il nostro ambizioso progetto”. Giampiero Fossi, sostenuto da Pd, Progressisti per Signa, Fare insieme e Noi siamo Signa, rilancia la sfida per il ballottaggio del 9 giugno. Dopo aver ricevuto, nell’ex tiro a volo, anche l’appoggio dei sindaci dei Comuni vicini: Dario Nardella (Firenze), […]

SIGNA – “Manca un ultimo, piccolo passo per vincere e realizzare il nostro ambizioso progetto”. Giampiero Fossi, sostenuto da Pd, Progressisti per Signa, Fare insieme e Noi siamo Signa, rilancia la sfida per il ballottaggio del 9 giugno. Dopo aver ricevuto, nell’ex tiro a volo, anche l’appoggio dei sindaci dei Comuni vicini: Dario Nardella (Firenze), Angela Bagni (Lastra a Signa), Emiliano Fossi (Campi Bisenzio) e Sandro Fallani (Scandicci). “Li ho presentati come sindaci – ha detto Fossi – ma potrei farlo come amici”. E guardando con fiducia a quello che sarà il “dopo”. Inevitabilmente, però, in quella che è l’ultima “chiacchierata” fatta con lui prima del verdetto delle urne, non si può certo prescindere dal presente e da quanto successo negli ultimi giorni.

Come si arriva al voto di domenica?

“Si arriva nello stesso modo in cui siamo partiti: il nostro avversario, politico, era e resta la Lega, resta la destra. E noi ci (ri)presentiamo al voto senza alcun apparentamento, né accordi sotto banco. Noi siamo quello che siamo e che rappresentiamo, con il sorriso e la voglia di fare”.

Quale è il suo giudizio sulla campagna elettorale che ormai si sta avviando alla conclusione?

“Sono state settimane esaltanti, bellissime, dove non abbiamo rincorso mai nessuno ma solo portato avanti le nostre proposte. E siamo riusciti a farlo grazie a un gruppo di persone vere, aperte, che non si sono mai tirate indietro. Un gruppo “enorme”, nell’accezione positiva del termine, che ha lavorato e lavora senza chiedere niente in cambio. Tanti di loro in questo periodo sono cresciuti tantissimo, anche politicamente, adesso dobbiamo e vogliamo dare a Signa quello che si merita”.

Negli ultimi giorni si è parlato tantissimo di quanto detto dal consigliere regionale Paolo Bambagioni, che ha dichiarato che al ballottaggio voterà per lei…

“Ma cosa doveva fare? Io, a parti inverse, avrei fatto la stessa cosa. E mi sarei comportato nello stesso modo se, in caso di “terzo posto” al primo turno, ci fosse stato da sostenere Matteo Mannelli al ballottaggio. Alla vigilia delle amministrative il rapporto si è interrotto dal punto di vista politico ma nulla di che. Anzi, mi sarei meravigliato se Bambagioni avesse affermato il contrario”.

Che settimane sono state?

“Amo profondamente Signa e ho deciso di mettermi in gioco per fare tutte le cose che negli anni non mi è stato possibile fare. Qui ho le mie radici, ho avuto l’onore di essere il maestro di molti bambini che adesso sono adulti e che negli occhi hanno lo stesso amore per il mio, per il nostro paese. Qui ho le mie radici e voglio dedicare tutto il mio impegno, la mia passione e le mie capacità per rendere Signa ancora più bella, importante, viva e vivibile”.

La prima cosa che farà se venisse eletto sindaco o se fosse all’opposizione…

“Guardando al territorio, partendo dall’attenzione per uno sportello per le imprese ma anche a un “leggero” restyling dello stadio del Bisenzio, comprensivo della verniciatura della struttura ma anche della realizzazione di una rampa per disabili che consenta di accedere al ponte una volta parcheggiata l’auto. E poi l’estate signese, che ormai è alle porte e si preannuncia ricca di appuntamenti. Una cosa è certa: tutti insieme riusciremo a mantenere il Comune di Signa al passo con i tempi, adattandolo ai veloci cambiamenti della nostra epoca, ma senza per questo dimenticare le esigenze delle generazioni che da più tempo risiedono sul nostro territorio. E fare in modo che vengano completati una serie di progetti avviati negli anni precedenti (l’ultimazione del museo della Paglia, la variante dell’Indicatore, il parcheggio scambiatore, il nuovo ponte sull’Arno) ma anche per affrontare tutte le sfide future con spirito innovativo”.