Foto, ricordi, biciclette e l’allegria del Giro

SESTO FIORENTINO – C’era moltissima gente su per Morello per il passaggio della carovana del Giro d’Italia. Attesa che è iniziata questa mattina molto presto quando gruppi di appassionati, di bikers e famiglie si sono incamminate verso Monte Morello. Qualcuno ha deciso di attendere a Colonnata, ai lati di via Ginori. Dalle case chi ha […]

SESTO FIORENTINO – C’era moltissima gente su per Morello per il passaggio della carovana del Giro d’Italia. Attesa che è iniziata questa mattina molto presto quando gruppi di appassionati, di bikers e famiglie si sono incamminate verso Monte Morello. Qualcuno ha deciso di attendere a Colonnata, ai lati di via Ginori. Dalle case chi ha potuto, ha seguito il passaggio dei ciclisti affacciato alla finestra o sulle terrazze, altri con un panino in mano e una bottiglietta di acqua nell’altra hanno atteso lungo la strada sotto il sole caldo di mezzogiorno. Pronti con gli smartphone o con le macchine fotografiche. Quest’anno il Giro è stato dedicato a Alfredo Martini, ricordato anche con una foto sulla facciata dell’Unione operaia di Colonnata. Nell’attesa del Giro tanti ricordi. Storie del passato, di polvere e di biciclette meno leggere. Il Giro, infatti, non è solo uno sport, è un album di racconti e di storie familiari. L’unico sport che ci passa accanto in un attimo veloce, ma resta presente per molto tempo, diventa racconto, discussione, anche sogno, immaginazione. Quando il Giro passa non si ha il tempo di vedere granché, si ha, invece, il tempo però di far correre l’immaginazione. E allora ognuno di noi, in piedi ai lati della strada, si costruisce il proprio Giro, vola via con la velocità dei ciclisti, sulle strade in salita, o nelle discese pericolose, nelle strade cittadine e lungo le campagne. Il Giro è un attimo, ma resta dentro di noi per sempre, o per lo meno fino al prossimo anno.

Ciascuno di noi ha scattato qualche foto, filmato il momento del passaggio. Ringraziamo chi ci ha inviato le foto.