Fp Cigl: “Sulla Multiutility abbiamo chiesto un tavolo di confronto con i Comuni, la Regione e le aziende coinvolte”

PIANA FIORENTINA – Nel dibattito sul futuro assetto di Multiutility che coinvolgerà anche Alia spa, sono intervenute anche le segreterie Fp Cgil di Firenze, Prato e Pistoia. Un dibattito che nei giorni scorsi ha visto esprimersi alcuni sindaci, parole “che abbiamo ascoltato con attenzione”, come spiegano dalla Cgil in riferimento ai sindaci di Firenze, Prato […]

PIANA FIORENTINA – Nel dibattito sul futuro assetto di Multiutility che coinvolgerà anche Alia spa, sono intervenute anche le segreterie Fp Cgil di Firenze, Prato e Pistoia. Un dibattito che nei giorni scorsi ha visto esprimersi alcuni sindaci, parole “che abbiamo ascoltato con attenzione”, come spiegano dalla Cgil in riferimento ai sindaci di Firenze, Prato ed Empoli e al presidente della Regione Toscana. “Con attenzione ma anche con preoccupazione, – dicono in una nota – visto che il grande e complicato nuovo progetto di Multiutility regionale si scontra con una situazione aziendale di Alia ancora in fase di evoluzione dall’atto della fusione delle quattro precedenti aziende. L’attuale situazione aziendale di Alia vede grandi responsabilità da parte di tutti coloro che dalla nascita dell’azienda non ha seguito, controllato, indirizzato e gestito le politiche aziendali. Un processo che ancora oggi è in corso, e che ha visto, nonostante tutte le difficoltà affrontate in questi anni, l’impegno e il senso di responsabilità da parte di tutti i lavoratori che non si sono mai sottratti al loro dovere garantendo vecchie e nuove attività, anche nell’attuale fase pandemica. A nostro avviso la discussione sull’assetto proprietario deve partire da una discussione sul futuro Piano industriale, con investimenti sul lavoro, tenendo in considerazione lo stato attuale di Alia, in termini di occupazione diretta e in appalto, di esposizione economica, di problematiche gestionali e impiantistiche”.

“Non solo, – aggiungono – il processo potrebbe prevedere l’ampliamento dei confini attuali, allargandosi a livello regionale aumentando la distanza tra azienda-lavoratori-territori-cittadini, come per il ruolo dei soci privati oggi presenti nelle aziende di acqua, luce e gas con i rischi che un’operazione solo finanziaria può comportare sull’abbattimento dei diritti e sul salario dei lavoratori a vantaggio dei dividendi degli azionisti. Come Cgil, a tutti i livelli dell’organizzazione, ci stiamo attivando per aprire tavoli di confronto a più livelli con i Comuni, la Regione Toscana e le aziende coinvolte. Il 22 dicembre ci sarà l’assemblea dei soci di Alia, la nomina del nuovo presidente e del nuovo amministratore delegato al quale chiederemo l’immediato avvio del confronto, le innovazioni siano opportunità di sviluppo e garanzia per tutti”.