CALENZANO – Dal 2006 al 2017 in Toscana le vittime di femminicidio sono state 108, di cui 7 nell’ultimo anno. A uccidere sono soprattutto partner ed ex partner. Più della metà delle donne italiane uccise in Toscana dal 2006 al 2017 hanno oltre 59 anni. Le vittime straniere rappresentano più di un quarto delle vittime di femminicidio, sono uccise soprattutto dal partner, in numerosi casi italiano. Nel 2018, sul territorio regionale sono aumentati anche i Centri per uomini autori di violenze: ai 4 già attivi a Firenze, Lucca, Pisa e Livorno, se ne sono aggiunti 2 a Carrara e Grosseto.
Di questo e di molto altro se ne parlerà giovedì 29 novembre, nell’ambito delle iniziative organizzate per la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Per l’occasione, infatti, il Comune di Calenzano ha organizzato un incontro (con inizio alle 21.15) all’interno di CiviCa, la biblioteca che, come recita l’invito per la serata, si schiera apertamente “contro la violenza”. Una serata che avrò il piacere di moderare per conto di Piananotizie e alla quale saranno presenti Stella Cutini, del Centro ascolto uomini maltrattanti, e Anna Bainotti, dell’associazione Artemisia. Insieme a loro l’attore Lorenzo Degl’Innocenti, che leggerà dei brani tratti da alcuni libri (Lessico familiare di Chiara Cretella, Ferite a morte di Serena Dandini, Non succederà più di Rossella Diaz, Violenza di genere di Roberta Fuschi e Patrizia Maltese, Chiamarlo amore non si può – autori vari e 123 stella di Antonia Guarini).
Tornando ai numeri, quelli che mettono in evidenza un fenomeno che purtroppo sembra essere lontano da una soluzione definitiva, numeri ripresi dal “Decimo Rapporto sulla violenza di genere in Toscana”, realizzato come di consueto in collaborazione fra Regione Toscana, Osservatorio Sociale Regionale e Anci Toscana, dal 1 luglio 2009 al 30 giugno 2018, si sono rivolte ai 24 Centri antiviolenza della Toscana 22.437 donne, 3.381 nell’ultimo anno della rilevazione: in media 6 al giorno. Si conferma dunque la tendenza all’aumento dei casi registrata nello scorso rapporto. Tra le donne che hanno chiesto aiuto ai Centri: il 71% sono italiane e il 29% straniere. Nell’ultimo anno, inoltre, abbiamo assistito a un aumento delle giovani tra i 18 e i 29 anni che si sono rivolte ai Centri antiviolenza.
La rilevazione per il 2017/2018 ha permesso di raccogliere informazioni anche sulla violenza diretta ai danni dei/delle figli/e: il padre risulta l’autore della violenza nell’83,5% dei casi rilevati e la forma più diffusa di violenza segnalata è quella psicologica. Partner, con una diminuzione della categoria del coniuge, ed ex partner (in aumento questi ultimi) si confermano gli autori principali delle violenze. Si registra un importante incremento delle denunce, soprattutto fra le straniere. Fra le donne, italiane e straniere, che si sono rivolte ai Centri, ha sporto denuncia il 35,3% delle utenti i cui figli sono testimoni della violenza, e il 26,9% delle donne senza figli. Nelle 20 case rifugio presenti in Toscana nel 2017 sono state ospitate 147 donne e 114 figli/e.
In aumento anche i casi di sospetta violenza sessuale registrati dal Centro di riferimento di Careggi: dal 1 agosto 2017 al 31 luglio 2018 sono stati 54, erano stati 44 nell’anno precedente. Fra le adulte, le straniere rappresentano la maggioranza (34 su 43). Fra le minori si contano invece 10 italiane su un totale di 11 accessi. Dal 1 luglio 2017 al 30 giugno 2018, i Centri per uomini autori di violenze attivi in Toscana hanno effettuato 79 prese in carico. Considerando i percorsi cominciati negli anni precedenti, nel periodo di riferimento i Centri hanno avuto in carico un totale di 154 uomini autori di violenze. In 17 casi la decisione è stata spontanea, in un caso ciò è avvenuto dietro una spinta di parenti o amici. Nei restanti casi l’invio è stato effettuato da altri soggetti: Tribunale, psicologi, avvocati, servizi sociali, strutture penitenziarie, Asl, Codice Rosa, medici di base, comunità per il trattamento dell’alcolismo.
L’Osservatorio Sociale Regionale, in collaborazione con Auser, ha condotto anche un approfondimento sulla violenza verso le donne anziane: dei 108 femminicidi avvenuti in Toscana dal 2006 al 2017, 45 hanno riguardato donne con più di 60 anni. Ma, a fronte di questo, gli accessi delle donne anziane ai Centri antiviolenza, ma anche ad altri servizi della rete, sono molto bassi. Tutte le oltre 500 donne intervistate, tranne una, hanno sentito parlare di violenza di genere, in 22 casi (4%) per esperienza personale o in famiglia. Di fronte a un episodio di violenza, quasi il 10% delle donne non saprebbe a chi chiedere aiuto.