Fra memoria e tradizione: scuola e Pro Loco “insegnano” ai bambini come si fa una rificolona

SIGNA – “Ona, ona, ona ma che bella rificolona…”: per arrivare all’appuntamento di settembre con la festa della rificolona, c’è ancora tempo. E proprio, questo tempo, per sfruttarlo al meglio, alcune classi terze della scuola Leonardo Da Vinci, coadiuvate dalle insegnanti Raffaella Capasso, Rosaria Spino, Giuseppina Merola, Marzia Campaioli, Luisa Renzi e Lara Borghi, si […]

SIGNA – “Ona, ona, ona ma che bella rificolona…”: per arrivare all’appuntamento di settembre con la festa della rificolona, c’è ancora tempo. E proprio, questo tempo, per sfruttarlo al meglio, alcune classi terze della scuola Leonardo Da Vinci, coadiuvate dalle insegnanti Raffaella Capasso, Rosaria Spino, Giuseppina Merola, Marzia Campaioli, Luisa Renzi e Lara Borghi, si sono “tuffate” in un divertente – oltre che coinvolgente – laboratorio che mira proprio a far conoscere ai bambini, alle cosiddette “nuove generazioni”, la tradizionale festa fiorentina della rificolona. Il laboratorio si innesta infatti in un percorso didattico svolto nel solco di un progetto portato avanti dall’Università di Firenze e guidato dal professor Stefano Oliviero intitolato “Intrecci di memorie”. Presente anche la Pro Loco Signa, grazie ad alcuni interventi del vice-presidente Carlo Pezzetti sulla storia della rificolona, “caldeggiati” dalla presidente Letizia Pancani che sono andati ad arricchire il programma ideato e voluto dalla scuola.

Prezioso anche l’ausilio di Chiara Scarabel, della ludoteca Angolo dei Sogni di Campi Bisenzio, per la realizzazione di piccole, artigianali rificolone: oggetti, memorie e identità. Un progetto ambizioso che punta a far riscoprire il valore della conoscenza storica tra i bambini. “Quindi – spiegano dalla Pro Loco – quale oggetto più adatto per questa avventura se non le nostre belle e luminose lanterne della rificolona, orgogliosamente esposti da generazioni e generazioni di bambini deu nostri paesi?”. “Quella della rificolona – aggiunge Raffaella Capasso – è una festa antica e la lanterna è l’oggetto scelto per far conoscere, valorizzare e promuovere la storia economica e sociale del territorio. Il nostro percorso, infatti, vuole attivare negli alunni il piacere di ricercare le proprie origini, in modo da riscoprire la storia dei loro nonni e le loro origini contadine. Con tante tappe. Intanto abbiamo provato a rivivere l’emozione di questa festa facendo realizzare loro, da soli, in classe, una piccola lanterna di carta”.

Non solo, perché le classi coinvolte in questo progetto visiteranno la piazza che ha ospitato a Firenze questa festa, piazza Santissima Annunziata, e ammireranno l’archivio fotografico che custodisce le memorie della festa. Tutti i lavori, poi, saranno presentati a fine anno dalle terze classi dell’Istituto Comprensivo di Signa che hanno aderito al progetto a Villa San Lorenzo. Occasione in cui, a sorpresa, i piccoli protagonisti si cimenteranno in una rappresentazione teatrale e con un coro. “La Pro Loco – spiega la sua presidente Letizia Pancani – sta definendo, nel contesto della annuale fiera signese, il 7 e l’8 settembre, di “portare in piazza le opere degli alievi dell’Isttituto Comprensivo signese. Parteciperanmo anche alcune classi della scuola media Alessandro Paoli coordinate dalla professoressa Michela Fabianelli e da Carlotta Fantozzi, artista ceramista locale, che in un progetto che vuole essere un laboratorio di ceramica, realizzeranno alcuni manufatti a tema”.