Fra rifiuti abbandonati e carcasse di auto, in giro fra le discariche a cielo aperto della Piana

PIANA FIORENTINA – In giro… per rifiuti. Quello che vi proponiamo, un po’ grazie a Facebook, un po’ muovendosi sul territorio, è un vero e proprio tour nell’inciviltà in alcuni Comuni della Piana. Inciviltà che “fa rima” con sporcizia, visto che tutti e tre i casi (Campi Bisenzio, Signa e Calenzano) si tratta di altrettante […]

PIANA FIORENTINA – In giro… per rifiuti. Quello che vi proponiamo, un po’ grazie a Facebook, un po’ muovendosi sul territorio, è un vero e proprio tour nell’inciviltà in alcuni Comuni della Piana. Inciviltà che “fa rima” con sporcizia, visto che tutti e tre i casi (Campi Bisenzio, Signa e Calenzano) si tratta di altrettante discariche a cielo aperto. Con un’immagine simbolo, una di quelle che un nostro lettore ci ha inviato e nella quale si può leggere, su un cartello appeso a un albero, “Vietato gettare rifiuti – Proprietà privata”. Inutile dire che di fronte a quel cartello c’è una vera e propria marea di rifiuti. Il gruppo più numeroso di immagini è relativo al Comune di Campi, in via delle Cicogne, dove sono presenti anche due carcasse di auto, una delle quali ancora con “targa di ordinanza”. Da Campi Bisenzio ci spostiamo a Signa, grazie alla segnalazione di una cittadina sul gruppo “Abitanti di Signa”, con due fotografie scattate in via Arte della paglia, all’incrocio con via delle Bertesche, anche in questo caso con un bel po’ di rifiuti gettati nei campi circostanti, fra cui anche un seggiolino per bambini. Strada nuova, abitudini vecchie… Ultima tappa è quella del Comune di Calenzano, a Sommaia per la precisione, a bordo strada sopra la chiesa appena iniziato il bosco, come scrive un cittadino nel gruppo “Sei di Calenzano” che, fra le altre cose, comunica anche di avere già inviato una segnalazione all’amministrazione comunale. In questo caso a fare bella mostra di loro sono diversi sacchi neri dai quali “sbucano” quelli che sembrano essere scarti edili. Tre esempi, insomma, di come non dobbiamo, né dovremmo comportarci e che testimoniano, ancora una volta, quanto ci sia da fare, un po’ dappertutto, quando si parla di educazione e rispetto verso il prossimo.