“Fragola” (e San Mauro) 30 anni dopo. Ma l’entusiasmo è rimasto sempre lo stesso

SIGNA – Esattamente trent’anni fa a quest’ora, Maurizio Mannucci aveva raccolto da poco… i primi frutti del suo nuovo lavoro. Proprio oggi, infatti, l’11 maggio 1990, che è anche il giorno del suo compleanno, Maurizio aveva aperto quel negozio che si affaccia su piazza Ciampi e che per tutti è semplicemente “Fragola”. Uno spazio da sempre […]

SIGNA – Esattamente trent’anni fa a quest’ora, Maurizio Mannucci aveva raccolto da poco… i primi frutti del suo nuovo lavoro. Proprio oggi, infatti, l’11 maggio 1990, che è anche il giorno del suo compleanno, Maurizio aveva aperto quel negozio che si affaccia su piazza Ciampi e che per tutti è semplicemente “Fragola”. Uno spazio da sempre vitale per la frazione del Comune di Signa, che prima di “Fragola” aveva ospitato un corniciaio e prima ancora “Angiolino”, il barbiere storico del paese. E “Fragola” è nato dall’unione proprio di questo spazio con quello attiguo, dove i bambini un po’ cresciuti come il sottoscritto, quando portavano ancora i pantaloni corti, andavano dalle “Baccette” a comprare giocattoli e petardi. Altri tempi. Maurizio, invece, proveniva da un’altra esperienza, completamente diversa, la gestione dell’Albergo Cinzia in via Ragazzi del ’99 a Firenze. “Ho dato vita all’attività a San Mauro insieme a mia sorella – racconta – poco prima dei Mondiali del 1990 e delle “Notti magiche”, un’attività che ancora oggi mi appassiona tantissimo. Mi piace relazionarmi con le persone, cercare di legare con i miei clienti oltre l’aspetto commerciale. E con molti di loro si è creato un rapporto che va oltre quello del negoziante del cliente, posso dire che c’è un rapporto di amicizia. Spesso, poi, le persone entrano in negozio per fare due chiacchiere, per salutare. Non a caso, “Fragola” ha la porta sempre aperta, proprio perché mi piace immaginare così il negozio, come un luogo aperto”. “Viverlo – continua – significa vivere la comunità che lo ospita. Anche se San Mauro, in questi trent’anni è radicalmente cambiato. Quando sono arrivato, aveva l’aspetto di un piccolo paese di campagna. Sembrava una cartolina d’altri tempi. Oggi ci sono più case e più famiglie rispetto ad allora e mi sento sammorese anche io; e un giorno, quando andrò in pensione, spero che “Fragola” possa continuare a essere parte integrata e integrante di questa realtà”. I tempi tuttavia, così come il paese, sono cambiati, anche il modo di fare acquisti è cambiato: “I supermercati – conclude – nella zona sono sempre più numerosi e l’e-commerce è cresciuto tantissimo. Non è facile per i piccoli negozi riuscire a mantenere i propri spazi ma ci proviamo lo stesso. E finché “Fragola” ci sarà, ci sarà sempre anche il mio entusiasmo”.

Pier Francesco Nesti