Frana Val Bisenzio, i 5 Stelle criticano la gestione della Regione

FIRENZE – “I disagi dei ventimila abitanti della Val Bisenzio evidentemente non sono stati evidenti o giustamente considerati dall’assessore Baccelli che oggi ha risposto in aula alla nostra interrogazione se è arrivato a definire la vicenda “un successo”. Oltre all’elenco degli orari dei treni aggiuntivi e dello sconto sui biglietti del trasporto pubblico locale sarebbe […]

FIRENZE – “I disagi dei ventimila abitanti della Val Bisenzio evidentemente non sono stati evidenti o giustamente considerati dall’assessore Baccelli che oggi ha risposto in aula alla nostra interrogazione se è arrivato a definire la vicenda “un successo”. Oltre all’elenco degli orari dei treni aggiuntivi e dello sconto sui biglietti del trasporto pubblico locale sarebbe stato auspicabile ascoltare quali sono stati i provvedimenti e le soluzioni per le spedizioni delle aziende del polo della tintoria, già messe in ginocchio dall’alluvione del 2 novembre scorso, che in quella Valle rappresentano un importante centro industriale a servizio dell’industria della moda”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi, per niente convinta della gestione della frana avvenuta sulla 325. “Abbiamo appreso – prosegue la consigliera regionale 5 Stelle – che l’assessorato regionale si è concentrato nell’evitare che Ferrovie chiudesse le linee durante i fine settimana per la manutenzione programmata di alcune gallerie e speriamo che questo venga evitato almeno fino alla fine della fase di emergenza, come auspicherebbe il buon senso. Notizie certe su finanziamenti e tempi per il ripristino della normale circolazione sulla strada regionale 325 non sono state date, se non un generico “successivamente” e tranne le notizie che arrivano dalla stampa non abbiamo altri dati”.

“Rimane anche il fatto – è la conclusione di Noferi – che è mancata una riflessione sulle cause del dissesto idrogeologico che ha causato le frane mentre sarebbe importante che la Regione Toscana adottasse provvedimenti di tutela dei boschi che, come tutti sanno, con le loro radici strettamente connesse possono evitare i movimenti franosi e/o rimediasse a quegli interventi che hanno portato alla tombatura di torrenti, concause funeste nel caso di eventi meteorologici importanti. Basterebbe fare dei sopralluoghi sulle montagne da cui sono partite le frane per capire che sono stati fatti tagli importanti della vegetazione come abbiamo fatto noi. In attesa di vedere le proposte per un’alternativa viaria alla 325 siamo contenti che l’assessore regionale abbia intanto fatto tesoro dell’importanza dell’intermodalità nelle comunicazioni”.