Fratelli d’Italia discute con i cittadini sui problemi della città

SESTO FIORENTINO – Il comitato di Fratelli d’Italia ha incontrato venerdì scorso alla Casa del Guidi i cittadini per discutere sul programma elettorale. All’incontro, al quale hanno partecipato i quattro membri fondatori Mengato, Rosano, Covelli e Tomassini, il consigliere regionale Paolo Marcheschi, il consigliere comunale di Firenze Francesco Torselli e la portavoce provinciale Angela Sirello.
“L’incontro – si legge in una nota di Fratelli d’Italia – si è svolto con il preciso obiettivo di coinvolgere gli intervenuti al libero scambio di opinioni al fine di poter incominciare la stesura del programma elettorale. Sono stati trattati temi come la sicurezza, il problema delle abitazioni, il termovalorizzatore e l’ambiente”.
Proprio sulla sicurezza Fratelli d’Italia “apprende con positività che finalmente il commissariato di polizia a Sesto ha una volante h 24 e rilancia proponendo una ridistribuzione del personale della polizia municipale per garantire se non una volante h 24 almeno un servizio notturno che non si limiti ad avere una volante fino alle ore 1 un paio di sere la settimana”.
Tra le diverse questioni affrontate anche quella delle case popolari. Su questo aspetto Fratelli d’Italia sottolinea che “il comitato esaminando le liste di assegnazione nota che tra i primi 100 nominativi sono presenti circa il 60% di persone che quasi sicuramente non sono nate in Italia e questo è assai rilevante poiché la popolazione straniera residente a Sesto è solamente pari al 9,5% (dati presi dal sito del Comune di Sesto)”.
Secondo Fratelli d’Italia “i criteri di assegnazioni sono stabiliti con legge regionale ma il comitato auspica che non ci sia una precisa volontà di trasformare la nostra Sesto – si legge nella nota – nella periferia di Firenze o peggio ancora come un quartiere dormitorio satellite del vicino capoluogo e pertanto chiede che la futura amministrazione chieda una revisione del regolamento di assegnazione”.
Sulla questione rifiuti Fratelli d’Italia “ha portato a conoscenza la popolazione che l’Hera spa ha formalmente chiesto e ottenuto a dicembre di modificare gli accordi a suo tempo presi ed approvati in ambito di quantità di rifiuti da utilizzare passando da 138.000 t/a ad 198.000 t/a circa – si legge nella nota – Pertanto grazie anche all’intervento del consigliere regionale Marcheschi che ha seguito l’evoluzione del termovalorizzatore il comitato attende di conoscere l’evolversi della questione in primis se ci sarà un’ulteriore studio d’impatto sanitario/ambientale prima di prendere una posizione definitiva che al momento tende a contrastare la costruzione dello stesso a favore di forme alternative quali la raccolta porta a porta”.