Fratelli d’Italia: “No alla passerella di Badia, sì a un nuovo ponte”

SIGNA/LASTRA A SIGNA – “Passerella di Badia a Settimo, un’opera inutile”. A dirlo sono Alessandro Martini e Claudio Gemelli (Fratelli d’Italia). La loro presa di posizione parte dall’analisi della zona compresa fra l’Indiano e Ponte a Signa “quotidianamente nel caos, – dicono – al posto della passerella si realizzi un ponte. Con la viabilità di […]

SIGNA/LASTRA A SIGNA – “Passerella di Badia a Settimo, un’opera inutile”. A dirlo sono Alessandro Martini e Claudio Gemelli (Fratelli d’Italia). La loro presa di posizione parte dall’analisi della zona compresa fra l’Indiano e Ponte a Signa “quotidianamente nel caos, – dicono – al posto della passerella si realizzi un ponte. Con la viabilità di tutta l’area metropolitana relegata a due ponti, come si può considerare una grande e lungimirante opera strategica una passerella?”. E ancora: “A tutti è  nota la condizione di traffico in cui versano quotidianamente sia il viadotto dell’Indiano che la direttrice che attraversa Lastra a Signa e Signa; ciò nonostante il Pd continua a evitare una seria analisi delle opere veramente necessarie per migliorare la viabilità dell’area metropolitana. Proprio in questi giorni sul ponte all’Indiano è stato eseguito un lavoro di manutenzione sostituendo due giunti; per effettuarlo è stata chiusa una corsia con ripercussioni sul traffico. Per quanto riguarda il Ponte a Signa, un paio di anni fa, ci fu un controllo sul carico che deve sopportare, controlli che avvengono con difficoltà e per lo più di notte per non arrecare disagi. Dal momento che è facilmente prevedibile un aumento del traffico nel prossimo futuro, la domanda da porsi è: le strutture del ponte all’Indiano e del Ponte a Signa saranno in grado di sopportarlo?”. Viabilità e mobilità restano insomma due argomenti all’ordine del giorno sulla scena politica locale: “Lo sviluppo di un territorio passa anche dalla mobilità e impiegare 30 minuti per attraversare l’Arno in questi due punti rappresenta certamente un costo per le imprese e una grande fonte di inquinamento. Sulla base di queste semplici considerazioni da tutti riscontrabili, che senso ha investire milioni per fare andare i residenti di Badia a Settimo, a piedi o in bicicletta, a prendere il treno a San Donnino, stazione per giunta da cui di treni ne passano sempre meno? L’unica realizzazione sensata e utile per il territorio è quella di un ponte, del resto già novanta anni fa erano state effettuate le rilevazioni e prese le distanze per effettuare tale opera. Fratelli d’Italia porterà avanti questa proposta in tutti i Comuni interessati dall’opera e in Regione”.