Fratelli d’Italia: “Rossi a Signa? I Comuni non possono essere usati come un “poltronificio”…”

SIGNA – “Una nomina del tutto particolare”. Il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, Claudio Gemelli, la definisce così, appunto, la nomina ad assessore allo sviluppo economico del Comune di Signa dell’ex presidente della Regione, Enrico Rossi. Lo ha fatto stamani, proprio davanti al palazzo comunale, insieme al consigliere regionale del partito, il neo eletto Francesco […]

SIGNA – “Una nomina del tutto particolare”. Il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, Claudio Gemelli, la definisce così, appunto, la nomina ad assessore allo sviluppo economico del Comune di Signa dell’ex presidente della Regione, Enrico Rossi. Lo ha fatto stamani, proprio davanti al palazzo comunale, insieme al consigliere regionale del partito, il neo eletto Francesco Torselli, e al portavoce signese Marco Colzi. L’occasione per guardare al presente ma anche per “tenere alta l’asticella” sul futuro politico nel Comune in riva all’Arno. “Comuni, – ha aggiunto Gemelli – come quello di Signa, che non possono essere usati come “poltronificio”. Che legame ha Rossi con questo territorio? Un territorio, fra l’altro, spesso dimenticato in questi anni proprio dalla Regione. Nelle scorse settimane si parlava addirittura della delega alle infrastrutture: magari era l’occasione giusta per parlare direttamente con lui, solo per fare due esempi, del nuovo ponte sull’Arno o del “mistero” della Bretella che qui non è mai stata fatta”.

“Signa – ha aggiunto Torselli, alla sua prima uscita ufficiale dopo l’elezione in Consiglio regionale – è una delle realtà della Piana dove il Pd ha sempre consolidato il proprio potere, anno dopo anno, è stata un’egemonia. Ma senza grandi risultati e il caso della fantomatica Bretella è emblematico. Ma noi siamo qui oggi anche per ribadire che è nostra intenzione “investire” tanto, dal punto di vista politico, sul territorio signese e una scelta, come quella di Rossi, al limite del surreale ci fa capire che non stiamo sbagliando”. “Ci sono due motivi – ha detto ancora Torselli – per cui è stato affidato a lui l’assessorato allo sviluppo economico: o per garantirgli un posto di lavoro, o per le sue competenze. E, facendo Rossi politica dal 1980, ci sta che sia stato chiamato per la seconda ipotesi. In quella che è la fase più difficile nella storia economica della nostra regione. Va da sé, quindi, che il sindaco debba chiedere le dimissioni dell’ex assessore allo sviluppo economico, visto che finora è stata una sua delega, ovvero di se stesso…”.

“Che quella di Rossi sia stata una scelta poco comprensibile, – queste le parole di Colzi – è sotto gli occhi di tutti. Anche perchè i provvedimenti presi in questi anni, mentre era alla guida della Regione, sono sempre andati contro gli interessi di Signa. Ma questa è una decisione calata dall’alto e dalla segreteria del Pd”. “E mi rattrista – ha concluso Colzi – che le liste civiche che hanno sostenuto la candidatura di Giampiero Fossi alle amministrative, tutte escluse dalla giunta, non abbiano detto ancora niente. Anzi, hanno “applaudito” l’arrivo di Rossi”.