Fronte Nazionale: “A Sant’Angelo ci sono strade di serie B…”

CAMPI BISENZIO – Sant’Angelo a Lecore è da sempre “terra di confine”. Lo dimostra anche questa presa di posizione “congiunta” da parte di Alessandro Mori e Patrizia Gammone, coordinatori comunali del Fronte Nazionale rispettivamente per il Comune di Signa e il Comune di Campi. “Ci sono i comitati che spesso si sostituiscono alle istituzioni – […]

CAMPI BISENZIO – Sant’Angelo a Lecore è da sempre “terra di confine”. Lo dimostra anche questa presa di posizione “congiunta” da parte di Alessandro Mori e Patrizia Gammone, coordinatori comunali del Fronte Nazionale rispettivamente per il Comune di Signa e il Comune di Campi. “Ci sono i comitati che spesso si sostituiscono alle istituzioni – spiegano – e ci sono le arterie principali dei vari territori come lo è per esempio via Pistoiese che, in materia di poca sicurezza stradale, è spesso al centro dell’attenzione. E poi ci sono le arterie minori, che restano nel dimenticatoio e per le quali non solo non si interviene in maniera strutturale, ma neppure per la normale manutenzione; strade lasciate in stato di abbandono dai Comuni, ma utilizzate quotidianamente dai cittadini anche perchè il trasporto pubblico è assente. La rete secondaria formata da via Mammoli, via Miccini e via Paradiso, nel Comune di Campi Bisenzio, è una di queste. Tali strade rappresentano infatti il naturale anello di comunicazione fra l’area industriale pratese/campigiana e quella di Comeana e Signa, con i relativi spostamenti di coloro che qui operano. Strade con carreggiata oltremodo stretta e irregolare, nate come vicinali e come tali costeggiate da fossi per il deflusso delle acque piovane, fossi che talvolta raggiungono dimensioni tali da poter rappresentare un’insidia mortale nel caso di caduta durante il periodo invernale quando sono costantemente piene di acqua”. E ancora: “Eppure, nonostante gli impegni dichiarati dal sindaco di Campi Emiliano Fossi, l’asfalto versa in condizioni pietose con numerose buche che, quando sono coperte dall’acqua piovana, rappresentano un’insidia, così come le numerose sfogliature del conglomerato bituminoso, le cui anomalie sono aggravate dalla totale assenza di rifacimento della striscia di margine carreggiata che, in condizione di totale assenza di illuminazione pubblica e con la presenza come già indicato, di canali di scolo laterali che alimentano con l’evaporazione, situazioni di nebbia, non sarebbe male integrare con gli accorgimenti previsti dall’articolo 141 c.1,5 del Codice della strada, ovvero con elementi in rilievo che inducano vibrazione nel veicolo o facilitino la visibilità, come i cosiddetti occhi di gatto”.