Galli (Lega): “La pandemia ha messo in crisi lo sport dilettantistico, adesso servono azioni concrete”

FIRENZE – “E’ innegabile che le associazioni sportive dilettantistiche abbiano e stiano soffrendo enormemente, considerate le restrizioni imposte dalla pandemia. Un recente rapporto come in Toscana circa l’80% dei sodalizi stia riprendendo, pur se gradualmente l’attività, ma bisognerà vedere in che modo queste società, fiaccate dalle problematiche derivanti dall’avvento del Covid-19, potranno nuovamente svolgere la […]

FIRENZE – “E’ innegabile che le associazioni sportive dilettantistiche abbiano e stiano soffrendo enormemente, considerate le restrizioni imposte dalla pandemia. Un recente rapporto come in Toscana circa l’80% dei sodalizi stia riprendendo, pur se gradualmente l’attività, ma bisognerà vedere in che modo queste società, fiaccate dalle problematiche derivanti dall’avvento del Covid-19, potranno nuovamente svolgere la propria essenziale funzionale sociale”: a parlare così è Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega.

“Inutile, dunque, – continua Galli – lanciare proclami come ha fatto in questi giorni il Governatore Giani, sottolineando la strategicità del settore, se poi i bandi sono scritti male, tanto da essere inefficaci per la maggior parte del mondo sportivo, che di quei ristori annunciati non potrà di fatto beneficiarne. Giani si legga i bandi, ma soprattutto si confronti con il mondo dello sport prima di scrivere paradossali criteri di accesso ai fondi. Infatti, il Decreto 8134 appena emanato dalla Regione Toscana prevede l’erogazione di ristori solo sulla base della “riduzione del fatturato e dei corrispettivi” invece di tenere conto della “riduzione complessiva delle entrate”, così come dimentica diversi codici Ateco (quelli inseriti risultano, peraltro, essere troppo limitativi) oltre a prevedere un’obbligatoria iscrizione alla Camera di Commercio e la regolarità contributiva ed assicurativa. Possibile che nessuno si sia posto le seguenti domande: le associazioni che non fanno attività commerciale e che non sono iscritte alla Camera di Commercio chi le sostiene? Chi supporta i sodalizi che, per difficoltà finanziarie, non sono in pari con i versamenti contributivi o assicurativi? Insomma, è piuttosto palese che dal bando regionale rimarranno escluse, colpevolmente, la stragrande maggioranza delle associazioni e società sportive”.

“Ma non basta, se il Governatore regionale commette errori clamorosi, anche il Governo nazionale merita di essere sollecitato. Infatti, è fondamentale che la nota detrazione del 110% possa essere estesa a tutti gli immobili che risultino effettivamente funzionali all’attività sportiva, come, ad esempio, palestre, magazzini e spazi ricreativi; al momento tale agevolazione è, infatti, solamente riservata ai lavori destinati agli immobili adibiti a spogliatoi. Una limitazione che penalizza i sodalizi, visto che molti di loro necessitano di recuperare e ripristinare altri appositi spazi. In conclusione, – conclude Galli – se si vuole aiutare concretamente lo sport dilettantistico bisogna offrirgli, tempestivamente, tutti gli idonei strumenti per riprendere la normale attività, agevolando così il ritorno alla pratica sportiva a migliaia di nostri corregionali. Per sanare le predette mancanze, dunque, abbiamo presentato due distinti atti che mirano, concretamente e validamente, ad aiutare realmente le tantissime associazioni sportive della nostra regione”.