Galli (Lega): “Le società sportive toscane sono ancora in attesa dei contributi regionali…”

FIRENZE – “Un decreto del maggio scorso prevedeva la concessione di contributi – da un minimo di 1.500 a un massimo di 5.000 euro – a favore delle associazioni sportive della Toscana. Il termine per la presentazione delle domande è scaduto ai primi di giugno e l’erogazione della prima tranche del contributo doveva avvenire entro […]

FIRENZE – “Un decreto del maggio scorso prevedeva la concessione di contributi – da un minimo di 1.500 a un massimo di 5.000 euro – a favore delle associazioni sportive della Toscana. Il termine per la presentazione delle domande è scaduto ai primi di giugno e l’erogazione della prima tranche del contributo doveva avvenire entro settembre. Invece, come ci segnala, per esempio, il nostro consigliere comunale di Livorno, Carlo Ghiozzi, i beneficiari, a oggi, non hanno ancora ricevuto nessun sostegno economico”: a dirlo è Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega, che aggiunge. “Ho quindi fatto le opportune verifiche tecniche -precisa l’esponente leghista- e gli uffici regionali ci hanno comunicato che a fronte delle 2006 domande ricevute, i 2 milioni di euro sarebbero risultati troppo pochi per soddisfarle tutte. Ecco allora che la giunta regionale, in questi ultimi giorni, dovrebbe essere riuscita ad individuare circa 900.000 euro per incrementare il fondo, portandolo quindi a 2,9 milioni. E’ facilmente intuibile che una scelta del genere rischia, però, di non accontentare nessuno, essendo previsto un contributo medio di soli 1.445 euro a fronte di spese sostenute, nonostante il blocco delle attività, molto più alte. Basti pensare al pagamento delle tariffe sui servizi, a partire da quella dei rifiuti, per non parlare del pagamento di oneri significativi per la manutenzione ordinaria degli impianti”.

“Tra l’altro – conclude Galli – tali fondi erano destinati a supportare la ripresa della pratica sportiva e la riapertura degli impianti; ebbene, visto che siamo ormai ad ottobre, l’attività è ovviamente già avviata e quindi il ritardo appare palese. Ma ciò che è veramente inaccettabile non riuscire a capire che un mondo così complesso non necessita di finanziamenti a pioggia, bensì di una strategia condivisa che sappia sostenere chi davvero ne ha necessità. La scelta della giunta rischia, quindi, di aiutare chi non ha bisogno, elargendo una elemosina a coloro che, invece, dovrebbero avere un sostegno molto più corposo di quello previsto”.