Gandola: “A Campi nuovi alloggi popolari con la Fondazione del comitato per le case a uso indigenti di Firenze”

CAMPI BISENZIO – “Non appena saremo alla guida del Comune di Campi Bisenzio, avvieremo la costruzione di nuove case popolari. Tutto ciò sarà possibile promuovendo subito un protocollo d’intesa con la “Fondazione Comitato per le Case a uso indigenti di Firenze” che ormai da moltissimi anni svolge attività di assistenza e di solidarietà sociale procurando per […]

CAMPI BISENZIO – “Non appena saremo alla guida del Comune di Campi Bisenzio, avvieremo la costruzione di nuove case popolari. Tutto ciò sarà possibile promuovendo subito un protocollo d’intesa con la “Fondazione Comitato per le Case a uso indigenti di Firenze” che ormai da moltissimi anni svolge attività di assistenza e di solidarietà sociale procurando per miti canoni mensili case di abitazione ai cittadini dell’area fiorentina”. E’ questa la proposta lanciata da Paolo Gandola, candidato sindaco sostenuto da Impegno Vero, Lega, Forza Italia-Udc-Pli, Cambiare si può e Centrodestra campigiano, che nei giorni scorsi ha incontrato la senatrice leghista Tiziana Nisini, già assessore alla casa presso il Comune di Arezzo.

“Oggi – spiega Gandola – la Fondazione gestisce 28 immobili, 1.060 unità immobiliari e 3.350 vani e svolge attività di assistenza e di solidarietà sociale, procurando, per miti canoni mensili, case di abitazione ai cittadini residenti nei Comuni facenti parte della Città Metropolitana di Firenze che, per la loro condizione di indigenza o di bisogno, non dispongono né hanno la possibilità di disporre, a condizioni di mercato, di un alloggio per sé e per la propria famiglia. Nei giorni scorsi ho avuto modo di incontrare il direttore della Fondazione Alessandro Martire e ho accolto con grande entusiasmo la disponibilità dell’ente a realizzare nuovi alloggi con affitti calmierati a Campi Bisenzio da destinare ai nostri cittadini più bisognosi. Sarà questo un modo per i nostri residenti che non hanno la possibilità di disporre, a condizioni di mercato, di un alloggio per sé e per la propria famiglia di trovare una dignitosa sistemazione”.

“Per questo, – conclude – daremo vita a un apposito protocollo d’intesa, ci attiveremo subito per verificare quale potrà essere il terreno migliore per consentire la realizzazione dei nuovi alloggi e saremo a piena disposizione della Fondazione nell’attività di sostegno all’emergenza abitativa, riuscendo, così ad assicurare un importante numero di case ad affitti calmierati”.