Gandola e Giovannini (FI): “Troppi sportelli bancari lasciano la Piana, i Comuni non restino inermi”

CAMPI BISENZIO – “In tutta l’area metropolitana fiorentina da San Donnino, Ginestra Fiorentina e  Capraia e Limite, stiamo assistendo al grande esodo degli sportelli bancari di Banca Intesa. Un fatto che produce innumerevoli disservizi al territorio”: si esprimono così Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze, e Paolo Gandola, consigliere metropolitano azzurro che nei giorni […]

CAMPI BISENZIO – “In tutta l’area metropolitana fiorentina da San Donnino, Ginestra Fiorentina e  Capraia e Limite, stiamo assistendo al grande esodo degli sportelli bancari di Banca Intesa. Un fatto che produce innumerevoli disservizi al territorio”: si esprimono così Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze, e Paolo Gandola, consigliere metropolitano azzurro che nei giorni scorsi si sono recati a Ginestra Fiorentina dove ha recentemente chiuso lo sportello bancario di via Redipuglia. 

“Tutto ciò – spiegano i due esponenti di Forza Italia – sta creando innumerevoli problemi a tutti i residenti e ai commercianti della zona. Nei mesi scorsi è toccato a San Donnino, con lo spostamento dello sportello a San Mauro a Signa poi a Capraia e Limite e ora a Ginestra Fiorentina dove gli esercenti hanno avviato una raccolta firme diretta alla direzione della banda che trova il nostro pieno sostegno. Così si raggiunge un unico risultato: quello di portare al declino interi Comuni o frazioni che risultano privati di un servizio importante ed essenziale che richiamava sui territori anche residenti delle frazioni limitrofe. Nel caso di Ginestra Fiorentina, ad esempio, lo sportello era utilizzato anche dai residenti di Anselmo o San Vincenzo a Torri, oltre che da tutti gli abitanti della collina lastrigiana. In tutti e tre i casi, con la chiusura della banca, è stato disattivato anche il Bancomat e non conosciamo quale futuro sarà assicurato agli immobili che prima ospitavano l’istituto bancario”. 

“Questo – hanno concluso – contribuisce anche a compromettere il livello di qualità della vita di tutti gli abitanti. Visto il quadro disarmante delle razionalizzazioni e dei tagli veri e propri delle filiali bancarie, se non si vuole depauperare e spopolare di residenti ed esercenti intere zone del  territorio dell’area metropolitana, è necessario un serio intervento delle amministrazioni comunali anche per consentire l’arrivo di altri istituti bancari. La questione non è di stretta attinenza comunale, certo, ma spetta al Comune fare di tutto per tutelare dal declino e dall’impoverimento i territori e le frazioni rimasti prive di un servizio essenziale”.