CAMPI BISENZIO – Già fissato da tempo, si è svolto questa mattina l’incontro presso la Prefettura di Firenze richiesto da Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, ed Elisa Lotti, coordinatrice comunale azzurra. Oggetto dell’incontro, “erano le molte questioni emerse negli ultimi tempi – spiegano – come l’accampamento abusivo di carovane di nomadi, la mancanza del regolamento, previsto per legge, per le attività di spettacolo viaggianti, la mancanza dei piani di sicurezza dei mercati cittadini e la nomina di soggetti in rappresentanza del Comune in enti e società partecipate”.
“L’incontro – dichiara Gandola – è stato anche l’occasione per porre il tema della decisione dell’amministrazione Fossi di intitolare una porzione di strada di Campi Bisenzio a Che Guevara. Nel merito, proprio ieri, è pervenuta ai nostri uffici la risposta di accesso agli atti con la quale la specialista in attività amministrativa e contabili del Comune di Campi ha confermato che “ad oggi non risulta pervenuta copia dell’autorizzazione prefettizia”. Come noto infatti, il 18 febbraio scorso, dopo la delibera della giunta comunale, il sindaco Fossi ha inviato richiesta scritta alla Prefettura per ottenere la necessaria autorizzazione prefettizia di cui all’articolo 1 della legge 23 giugno 6 1927 numero 1188, spettando per legge al prefetto, autorizzare l’attribuzione della denominazione a nuove strade e la variazione del nome di quelle già esistenti, nonché l’apposizione di targhe e monumenti commemorativi. Contestualmente, il sindaco Fossi prima ancora di avere ottenuto tutte le autorizzazioni del caso, ha già provveduto a diffondere la locandina dell’intitolazione della nuova strada alla presenza di Aleida Guevara“.
“Interpellata sul punto – continuano Gandola e Lotti – la Prefettura ha confermato che, ancora oggi il parere non è stato rilasciato e che si prevede di rilasciarlo entro i canonici 30 giorni. Sia chiaro che noi di Forza Italia non intendiamo retrocedere di un millimetro, stiamo ancora attendendo l’intervento del direttore generale dell’ufficio scolastico regionale e se l’assemblea presso il liceo Agnoletti dovesse essere confermata come mera iniziativa di indottrinamento degli studenti per esaltare la figura del guerrigliero Che Guevara, saremo fuori con le nostre bandiere per un sit in di protesta. Già sabato pomeriggio, durante il mercato, saremo presenti con il nostro Ggazebo per contestare l’iniziativa dell’amministrazione e a partire dalla prossima settimana, saremo fuori dalla sede distaccata del liceo Agnoletti a volantinare per informare doverosamente studenti e genitori”.
“In ogni caso, – concoudono – continuiamo a stigmatizzare fortemente l’operato del dirigente scolastico che, nonostante l’autonomia scolastica riconosciuta per legge, ha accettato, senza battere ciglio, che il liceo scientifico Agnoletti possa essere considerato una propaggine dell’amministrazione comunale autorizzando lo svolgimento di una iniziativa dal chiaro carattere politico che rappresenta un pericoloso precedente essendo diretta a veicolare un messaggio totalmente sbagliato e culturalmente pericoloso”.