Gandola (FI) “A Campi ora sono 18 i profughi, ma altri ne arriveranno”

CAMPI BISENZIO – Sono 18 i profughi provenienti da Lampedusa e ospitati a Campi Bisenzio. E’ quanto dice il capogruppo di Forza Italia Paolo Gandola aggiungendo che “nel corso dell’anno, secondo le stime realizzate e comunicate dalla Prefettura di Firenze”. I dati sono stati forniti dall’assessore Luigi Ricci durante il consiglio comunale rispondendo ad una interrogazione […]

CAMPI BISENZIO – Sono 18 i profughi provenienti da Lampedusa e ospitati a Campi Bisenzio. E’ quanto dice il capogruppo di Forza Italia Paolo Gandola aggiungendo che “nel corso dell’anno, secondo le stime realizzate e comunicate dalla Prefettura di Firenze”. I dati sono stati forniti dall’assessore Luigi Ricci durante il consiglio comunale rispondendo ad una interrogazione presentata da Gandola.
“L’operazione di accoglienza umanitaria che si è concretizzata anche a Campi Bisenzio – dice Gandola – ha prodotto e produrrà sempre di più disuguaglianze incolmabili che i campigiani, soprattutto quelli che si trovano in una situazione di vero disagio economico e sociale, non sono in grado di poter tollerare. Ai profughi, giunti clandestinamente sulle coste siciliane e in attesa di verificare se abbiamo o meno diritto all’asilo, lo Stato italiano eroga servizi per una spesa pro-capite giornaliera pari a 32 euro ricomprendenti il pernottamento e i pasti che gli vengono recapitati nella struttura nella quale sono ospitati”.
Gandola spiega che “si tratta di una spesa pro-capite mensile pari a 960 euro che se paragonata a quanto erogato dall’Inps per una pensione sociale, che in Italia supera a fatica i 400 euro, è una cifra che grida ingiustizia e vendetta”.
“L’assessore Ricci – dice Gandola – ha affermato che intende sviluppare, insieme ad alcune associazioni del territorio, percorsi per migliorare la loro accoglienza e la loro permanenza sul nostro territorio. Una politica che merita rispetto, senza dubbio, ma tutto ciò avviene sulle spalle dei cittadini campigiani e davanti agli occhi di tanti che in questi anni sono caduti nella morsa della crisi e che diversamente non hanno alcun beneficio. Anche questa è una politica di sostegno al contrario. La cosa che più mi stupisce di più, comunque, è la loro provenienza: Senegal e Pakistan, paesi dove, almeno a memoria del sottoscritto, non si vivono condizioni di guerra e, conseguentemente, in modo piuttosto difficile potrebbero essere loro garantito il diritto di asilo. Questo significa che potrebbe sussistere il rischio che questi ragazzi possano divenire dei clandestini a tutti gli effetti dimoranti nel nostro Paese.  Ma dove sono finiti i siriani che scappano dalla guerra di cui tanto ci parlano nei Tg e nei talk show?”