Gandola (FI) “A rischio i punti di emergenza nella Piana Fiorentina”

SESTO FIORENTINO – A rischio i punti di emergenza nella Piana Fiorentina e il consigliere metropolitano di Forza Italia – Centrodestra per il cambiamento Paolo Gandola lancia un nuovo allarme. “Nelle prossime settimane sarà deliberato il taglio delle postazioni territoriali delle ambulanze con il medico a bordo e per la Piana Fiorentina e per l’area […]

SESTO FIORENTINO – A rischio i punti di emergenza nella Piana Fiorentina e il consigliere metropolitano di Forza Italia – Centrodestra per il cambiamento Paolo Gandola lancia un nuovo allarme. “Nelle prossime settimane sarà deliberato il taglio delle postazioni territoriali delle ambulanze con il medico a bordo e per la Piana Fiorentina e per l’area del Chianti la riforma sarà davvero nefasta. – dice Gandola – Questo è l’ultimo appello ai sindaci affinché scendano in campo per difendere il servizio. Le amministrazioni comunali non possono stare in silenzio e devono scendere in campo duramente contro la de-medicalizzazione selvaggia che la Regione Toscana intende attuare”.

“Come noto – spiega Gandola – la Regione Toscana intende diminuire da 80 ad almeno 50 i punti di emergenza territoriale dove attualmente è presente il medico a bordo delle ambulanze. Molti di questi saranno sostituiti dalla presenza del solo infermiere. Per quanto  riguarda l’area della Piana Fiorentina, dopo la scomparsa del medico dal Pet di Campi (già sostituito con la sola presenza dell’infermiere, con il favore del sindaco e dell’assessore) nel mirino ora vi sono anche i medici presenti al punto territoriale di Sesto Fiorentino. L’obiettivo, infatti, è introdurre una sola ambulanza medicalizzata per tutta l’area della Piana, praticamente da Malmantile a Monte Morello, ma al momento non sappiamo quale sarà il Comune e l’esatto punto di partenza. Il sindaco di Sesto Fiorentino come può ancora rimanere in silenzio?”

“Nell’area della Piana a Campi, Sesto, Calenzano e le Signe pare che con il nuovo sistema riformato vi sarà la presenza di ambulanze con a bordo solo l’infermiere e sarà introdotta un’unica automedica (con un medico e un infermiere a bordo) che coprirà tutta l’area vasta della Piana. Per decidere da quale comune partirà l’automedica l’Asl effettuerà una sperimentazione. Questa riforma, riceve un giudizio negativo da parte di Forza Italia. Sono anche gli stessi sindacati sanitari a contestare la riforma dei punti di emergenza territoriali e della riduzione del personale sanitario in tutte le fasi dei processi e dei percorsi sanitari, anche per le patologie tempo dipendenti come l’ictus, l’infarto e il trauma maggiore. Gli stessi hanno poi lamentato come la cronica carenza di medici, non sia mai stata affrontata in maniera efficace dalle amministrazioni dei vari livelli tramite una seria politica di assunzioni e turn-over. I sindaci non possono rimanere in silenzio e devono scendere in campo per tutelare la sicurezza sanitaria delle loro comunità”.