Gandola (FI) “Bene i cartelli a indicare il Museo Manzi, ma ora serve la messa in sicurezza dei locali”

CAMPI BISENZIO – Arriveranno presto i cartelli stradali con l’indicazione del Museo Manzi. Lo ha annunciato Paolo Gandola consigliere metropolitano di Forza Italia-Centrodestra per il cambiamento e capo gruppo azzurro a Campi Bisenzio che alcuni anni fa aveva presentato una mozione. “Finalmente dopo circa 2 anni di attesa dall’approvazione all’unanimità della mozione da noi presentata […]

CAMPI BISENZIO – Arriveranno presto i cartelli stradali con l’indicazione del Museo Manzi. Lo ha annunciato Paolo Gandola consigliere metropolitano di Forza Italia-Centrodestra per il cambiamento e capo gruppo azzurro a Campi Bisenzio che alcuni anni fa aveva presentato una mozione. “Finalmente dopo circa 2 anni di attesa dall’approvazione all’unanimità della mozione da noi presentata l’amministrazione comunale ha provveduto a installare, proprio nei giorni scorsi, i cartelli stradali che indicano la presenza del museo Antonio Manzi, – dice Gandola – accolto negli splendidi saloni di villa Rucellai. Adesso però serve un’accellerata per effettuare gli attesi e promessi lavori di ristrutturazione per mettere in sicurezza i locali”.

“Adesso – spiega il consigliere –  si passi davvero dalle parole ai fatti valorizzando come si deve il Museo Manzi,  il più importante gioiello che Campi Bisenzio ha la fortuna di ospitare. Da anni attendiamo l’avvio dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza  per procedere alla realizzazione delle uscite di emergenza, alla compartimentazione delle zone di collegamento con gli altri uffici, alla realizzazione di un adeguato impianto di antincendio con cellule di rivelazioni e dell’impianto evac. I lavori prevedono una spesa di circa 80.000 euro e sebbene attesi da tempo i lavori non sono ancora partiti. Come mai? Al riguardo ho già presentato una nuova interrogazione per comprendere se sia giunto l’atteso parere positivo della Soprintendenza al progetto e quale sia il cronoprogramma circa l’avvio dei lavori e se gli stessi potranno avvenire entro l’anno. Solo dopo, finalmente, il Museo Manzi potrà essere rilanciato consentendo di riattivare le visite guidate e i laboratori tecnici prevedendo la presenza dei ragazzi delle scuole campigiane utilizzando, quando necessario, il servizio comunale di scuolabus. Dopo l’effettuazione dei lavori, dovremo tutti lavorare per consentire al nostro museo di richiedere ed ottenere il riconoscimento di rilevanza regionale nonché promuovere l’adozione di un nuovo sito Internet”.

“Campi Bisenzio non può rinunciare alle oltre 130 opere di straordinaria bellezza che il Maestro Manzi ha donato alla città, con un gesto di straordinaria generosità, – conclude Gandola –  né quelle opere possono rimanere chiuse in locali che non sono visitati nemmeno da una persona. Manzi è e resta un artista poliedrico, autore di 20.000 opere realizzate con 12 tecniche diverse che ha avuto l’onore di essere chiamato dal direttore Schmidt per esporre un suo autoritratto presso la Galleria degli Uffizi. Manzi è oggi parte indissolubile della nostra realtà e per questo occorre compiere ogni sforzo per rilanciare il museo a lui dedicato”.