CAMPI BISENZIO – “Il cantiere per la realizzazione del centro visite dell’oasi di Focognano è fermo da mesi e ancora non si sa quando i lavori potranno riprendere”. A dirlo è il capo gruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Paolo Gandola, in seguito al dibattito emerso nel corso dell’ultimo consiglio comunale. “E’ quello che la maggioranza – continua Gandola – ha risposto alla mia interrogazione con la quale chiedevo informazioni sullo stato dell’arte della realizzazione dell’atteso centro visite, visto che i lavori sono partiti ma non si sono mai conclusi. Ormai da anni si discute del progetto di ampliamento dell’oasi attraverso più fasi: la rinaturalizzazione delle aree limitrofe al nucleo iniziale dell’area protetta, la costruzione di un nuovo sistema di ambienti umidi e la realizzazione di nuove strutture per le visite del pubblico e per la gestione attraverso la costruzione del cosiddetto “Centro visite”…”.
“Come mai i lavori iniziati non si sono mai conclusi? – aggiunge Gandola – Da quello che ha risposto il vice-sindaco Giovanni Di Fede, i lavori erabo stati affidati nel settembre 2019 a un’azienda di Torino ma l’impresa ha realizzato solo un terzo di quanto previsto non rispettando né i tempi di consegna, né il cronoprogramma di 10 mesi per ultimare la realizzazione. Dopo un primo stop i lavori sono ripartiti il 17 luglio scorso, poi sim sono di nuovo interrotti e di fatto non si sono mai conclusi. Purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria, si è verificato un aumento del costo delle materie prime come l’acciaio, necessario in grande quantità per realizzare la struttura del centro visite che, tra i vari problemi, ha messo in difficoltà l’azienda che aveva vinto la gara”.
Ogni previsione è dunque incerta: “Al momento – conclude Gandola – l’amministrazione comunale non è in grado di informare quando i lavori potranno ripartire. Al riguardo si terrà un nuovo incontro a breve scadenza con l’azienda e, a quanto pare, si arriverà alla rescissione del contratto. Ciò determinerà l’esigenza di tornare a rifare la gara di affidamento ai lavori per poi affidare l’intervento a una nuova azienda per consentire di terminare e concludere la costruzione. Uno scenario che farà slittare di molto in avanti il taglio del nastro del nuovo centro visite la cui costruzione, ormai, doveva già essere ultimata da tempo. Per questo, la preoccupazione rimane alta, così come l’impegno a vigilare affinché la situazione, oggi impantanata, possa presto sbloccarsi per consentire la ripresa del cantiere”.